Guida alla Biennale

Guida alla Biennale Guida alla Biennale IL percorso della mostra è suddiviso in tre sezioni: storica, l'area dedicata ad un maestro e contemporanea. La sezione storica: Tutte le balie del mondo. Stampe originali dedicate alla balia come figura simbolo: l'uomo che trae nutrimento da se stesso. Curatore: Dario Reteuna. Irlanda, carestia. Le tragiche conseguenze dalla carestia che colpì l'Irlanda nel secolo scorso. Curatore: Riccardo Orizio. Sukiya, la stanza della fantasia. Il cibo come rito: la cerimonia del tè secondo le regole zen. A cura di Cecilia Johansson. Il gusto di un'epoca. La tradizione italiana del panettone negli Anni 40. La produzione, la confezione, la promozione e la vendita dei celebri dolci natalizi dalla raccolta di Dino Villani. Omaggio a Smith In anteprima la retrospettiva su W. Eugene Smith, fotogiornalista americano (1918-1978), che comprende il tragico reportage su Minamata, la cittadina giapponese che alla fine degli Anni Sessanta ha sofferto per un grave disastro ecologico (pesce avvelenato da mercurio) e un'antologia di immagini da tutto il mondo. Curatore Paola Bergna. Contemporanea Martin Parr: «Small world». Un'ironica ricognizione sulla massificazione del turismo. Zooi di Lorenzo: «I cannibali dell'es». Cibo come metafora della morte: il cannibalismo ancora oggi praticato da alcuni gruppi etnici nell'isola di Papua (Nuova Guinea) Les Krims: «L'esperienza del simulacro». Immagini surreali presentate secondo un impianto teatrale, quindi non casuale, per una visione ironica della società contemporanea. Milton Montenegro: «Fiction». A cura di Fernanda Maranesi. Cinque immagini digitali del fotografo pubblicitario. Prosdocimo &• Bertrand: «Digigrafie». A cura di Franco Torriani. Le possibilità di manipolazione deU'immagine. Olga Gaupmann: «Da consumarsi entro...». La conservazione dei cibi, con relative date di scadenza e istruzioni sottolineano la non naturalità del consumo alimentare. Nobuyoshi Araki: «The banquet». A cura di Yoko Sawada. Una «passerella» di piatti cucinati proposti come immagini astratte. Lucette Omnibus. Autori. Cheryl Van Winen, Lionel Bayol Themines, David Trives, Phihppe Assalit, Christophe Galou, Frangois Xavier Tourot, Bruno Wagner. Una ricerca del gruppo di Tolosa su Corpo e Cibo inserendo nelle immagini interventi pittorici. Roberto Cecato: «Non c'è nessuno». Viaggio in Giappone stampato su carta di riso emulsionata. Toni Meneguzzo: «L'occhio divoratore». L'occhio, come divoratore di immagini, è più vorace della bocca. Lia BottaneUi: «Installazione». Ancora l'occhio protagonista in una suggestiva composizione di pietre e sabbia. Angelika Kamfer: «(Tempi sospesi e tavole di legno». Indagine sui microcosmi della realtà rurale. Norihisa KushibiM: «Homeless & Gomi». A cura di Fabiola Palmer! Giacomo Giannini: «Domestiche». Visita dettagliata nella quotidiana frequentazione del cibo. C. Von Alvensleben «Das apocalypische menu». L'autore smaschera il cibo entrando «nella bellezza fasulla della merce». Testi di un celebre gourmet. Autori: Elin Lotar; Fulvio Magurno, Patrizia Mussa: «I luoghi della carne». A cura di Nathalie Leleu. Indagine su macelli, mattatoi, botteghe della carne.

Luoghi citati: Giappone, Irlanda, Les Krims, Nuova Guinea