OMAGGIO A ITALO CALVINO

OMAGGIO A ITALO CALVINO OMAGGIO A ITALO CALVINO Serata a cura dello Stabile con Beno e Fausto Amodei A sinistra, Italo Calvino. A destra, Luciano Berio, che parlerà dell'opera «Un re in ascolto» scomparso. «Per l'occasione Fausto Amodei ha accettato di cantare ancora una volta le canzoni scritte da Italo e musicate da Sergio Liberovici e Fiorenzo Carpi; Luciano Berio invece, che ha scritto con Calvino "Un re in ascolto", porterà oltre la propria preziosa testimonianza, alcuni nastri registrati dell'opera di cui a tutt'oggi non esistono registrazioni in commercio». La prima parte della serata tuttavia, sarà dedicata alla lettura di alcuni testi letterari scritti dall'autore tra gli anni Cinquanta e Sessanta, racconti in cui Torino compare sempre, a volte in modo netto e incisivo, a volte più sommessamente. Saranno letti da tre giovani neodiplomati alla scuola di Teatro del T.S.T. (Paola D'Arienzo, Massimo Poggio e Andrea Romero) e dallo stesso Davico Bonino che ha riservato per sé tre significativi brani. L'omaggio che il T.S.T. tributa a Calvino sarà trasmesso MINA NERA AMNESTY International, in collaborazione con la Commissione Pari Opportunità Donna Uomo della Begione Piemonte e con il patrocinio del Comune e della Provincia di Torino presenta giovedì 21 settembre alle 21 al Piccolo Begio lo spettacolo teatrale della Compagnia Alma Teatro dal titolo «Luna nera», regia di Gabriella Bordin e Bosanna Rabezzana. Nel corso della serata verranno raccolti fondi a sostegno di sei casi della Campagna Donne affidati ai gruppi torinesi di Amnesty (tra le altre, Faye Copeland, statunitense, condannata a morte; Katia Bengana, algerina, uccisa per aver rifiutato il codice di abbigliamento islamico). Lo spettacolo analizza il rapporto madre-figlia attraverso le parole di donne di diversi paesi e testi di scrittrici che esplorano il mondo femmiile. Si confrontano e si avvicinano così la memoria personale di fighe e di madri con la letteratura che racconta di donne in aree in cui sono tradizionalmente ridotte al silenzio, che emigrano e perdono le loro radici, che lottano per non perdere la propria identità. Per informazioni tel. 74.12.702 GLI spettacoli del tempo passato, quando nelle piazze e nelle vie la gente si fermava per ascoltare le storie raccontate dai burattinai, tornano d'attualità a Pinerolo. Da sabato 16 a lunedì 23, la città ospiterà il primo Festival del teatro di figura: «Immagini d'interni» è il titolo di un'iniziativa che vuole far riscoprire il piacere di una forma di teatro popolare. «Intendiamo dare vita ad una rassegna che, partendo da Pinerolo - spiega Enrico Pettigiani, organizzatore della manifestazione - possa girare in tutta Italia». Agli spettacoli, che si terranno per le vie del centro storico di Pinerolo, si affiancherà una mostra allestita alla galleria d'arte «En Plein Air», statale Baudenasca 118, sede anche della rappresentazione del Teatro Alegre, che sabato 16 darà il via alla manifestazione. «Il teatro popolare di strada - aggiunge l'assessore alla Cultura del Comune di Pinerolo, Alberto Barbero - ha un duplice compito: quello di rivitalizzare il centro storico e far socializzare la gente». Al Festival del teatro di figurano partecipano: il Teatro in Piedi di Udine, Antidoto Lento Argentina, Compagnia Walter Broggini di Varese, Compagnia Sussiego di Pinerolo, Patapim Patapum Venezia, Teatro Alegre di Pinerolo, Tomas Jelinek della Bepubblica Ceka, Is Mascareddas di Cagliari, Marionetas del Matadero Spagna, Melarancio di Cuneo, e Teatrino dell'Erba Matta di Spotorno. Per informazioni, tel. 0121/340.253. PINEROL