MA COME STECCA IL PIANISTA DI DE CARLO di Glauco Felici

E SORIANO SI GIOCO' LA STAMPA Sabato 9 Settembre 1995 la nostra inettitudine non ci avrebbero mai restituito le Malvinas». Ma si trova nel padre, piccolo impiegato dei Lavori pubblici, antiperonista, eterno perdente, appassionato dello smontare macchine che poi non sa rimettere insieme, qui protagonista di tanti racconti che iniziano tutti in modo struggente e rabbioso, il modello dell'eroe dei romanzi di Soriano: grandioso per il senso di solitudine, di sgangheratezza e per una saggezza innata che sembra venirgli dalla stessa storia del suo Paese. Un «mondiale» fantasma In questo senso, le tre sezioni del libro, quella calcistica, quella familiare e anche quella storica, che torna indietro a esaminare alcune grandi figure argentine dimenticate o poco note, si completano in un bellissimo affresco, concludendosi poi con un'altra partita di calcio, di tutt'altra portata. E' quel «mondiale» fantasma, ignorato da tutte le nazioni impegnate nella Seconda Guerra Mondiale, che si giocò nel 1942 nella Terra del Fuoco tra tecnici nazisti, operai italiani antifascisti e indios mapuches, a farci capire come un Paese, «che non aveva mai combattuto contro nessuno» e dove non si sapeva «cosa fosse una guerra», potesse caricarsi di tante ideologie e tragedie nate altrove e approdate sulle sue sponde. Angela Bianchini Osvaldo Soriano Pensare con i piedi trad. di Glauco Felici Einaudi, pp. 212,1. 24.000 E SORIANO SI GIOCO' A PALLONE LE FALKLAND MA COME STECCA IL PIANISTA DI DE CARLO

Persone citate: Angela Bianchini, De Carlo, Osvaldo Soriano, Soriano