Il governo dice addio al capitale dell'Ina

Lo Stato uscirà completamente dalla compagnia Lo Stato uscirà completamente dalla compagnia Il governo dice addio al capitale dellina Da Oslo commessa per Ansaldo Trasporti Saranno mode in Italy i tram della Norvegia // valore complessivo è 130 miliardi «Una testa di ponte in Scandinavia» OSLO. L'Italia arriva tra i fiordi in tram. L'Ansaldo Trasporti ha firmato oggi un ordine di vendita per 17 vetture destinate all'azienda municipalizzata di Oslo. A questo primo lotto, del valore di 70 miliardi, ne seguirà probabilmente un secondo: altri 15 tram per ulteriori 60 miliardi. Non sono cifre enormi, ma la Norvegia (poco più di quattro milioni di abitanti, 500 mila dei quali concentrati in Oslo) è una delle porte per entrare nel mercato scandinavo, fino ad oggi rigidamente ancorato ai suoi fornitori tradizionali, Germania in testa. «Il contratto ottenuto in Norvegia apre interessanti prospettive per tutta l'area - commentano i re- ROMA. Tutto e subito. Il governo vende fino all'ultima azione dell'Ina. Si completerà così la privatizzazione della compagnia di assicurazioni, dopo la cessione lo scorso anno del 47,25%. Lamberto Dini, contemporanemante presidente del Consiglio e ministro del Tesoro, ha congegnato l'operazione in due fasi legandole insieme: la prima è una trattativa privata con grandi investitori (fra cui le banche Imi, San Paolo e Cariplo) conclusa probabilmente alla fine della prossima settimana, la seconda può comportare l'emissione di privatization bond cioè titoli di Stato convertibili in azioni Ina. Incasso previsto: 5 mila miliardi. L'annuncio della totale uscita dello Stato dalla proprietà è stato dato ieri con un comunicato del Tesoro. Dichiarando «la propria intenzione di dismettere» l'intera «residua partecipazione», il ministero manda agli investitori un segnale atteso. I candidati a entrare nel cosiddetto «gas» (il gruppo degli azionisti stabili che assumeranno il controllo dell'Ina) hanno infatti chiesto la completa uscita della compagnia dalla sfera pubblica. In altre parole, l'Ina dovrà essere privata al 100%, senza possibilità di alcun intervento del governo nella gestione. Il comunicato del Tesoro fa intravedere finalmente il traguardo, atteso invano da mesi, del collocamento di un'altra fetta di azioni. Ora «il Tesoro ha richiesto ai potenziali investitori», tramite la Scroeders (la banca d'affari consulente), «la presentazione delle offerte di acquisto». Se, come appare probabile, il governo ricalcherà la procedura adottata per la vendita della seconda tranche di azioni Imi, le offerte arriveranno nel giro di qualche giorno. Venerdì prossimo 22 settembre (dopo la chiusura della Borsa per evitare di influenzare la quotazione del titolo), il governo dovrebbe indicare il prezzo a cui intende vendere. E sabato 23 (o al più tardi domenica 24) i candidati all'acquisto delle azioni accetteranno o rifiuteranno il prezzo, decidendo quindi di comprare o di farsi da parte. In questo modo dovrebbe essere ceduto circa il 20-25% dell'Ina. Otto-dieci acquirenti dovrebbero dar vita al «gas»: il 10% circa dovrebbe essere rilevato da Imi, San Paolo e Cariplo; una quota analoga dovrebbe essere aggiudicata agli altri soci di spicco fra i quali si prevede una presenza industriale, la Menarmi, oltre alla banca J. P. Morgan. Anche l'Anagina, l'associazione degli agenti Ina, è pronta ad acquistare azioni con altri investitori non compresi nel «gas». «Alla conclusione del collocamento privato», il governo avvierà le operazioni per cedere la quota rimasta nelle sue mani (non lontana dal 30%). Da tempo non si parla più di offerta pubblica di vendita delle azioni a tutti i risparmiatori e investitori. La cessione può «eventualemnte» avvenire «anche attraverso l'emissione di titoli di debito collegati ad azioni Ina», definiti «equity-linked». Il meccanismo del collocamento deve essere ancora deciso. Il Tesoro sta valutando due soluzioni alternative: emissione di titoli di Stato (come bot o cct) convertibili in azioni Ina dopo un periodo determinato o forniti di warrant (un buono che consente l'acquisto di azioni con tempi e prezzo prefissati). Sergio Siglienti, presidente dell'Ina II disegno di legge verrà pres entato all'esecutivo sponsabili dell'Ansaldo Trasporti e si inserisce in un più ampio quadro di cooperazione industriale con l'Italia che si tradurrà in un gruppo di lavoro misto per la costituzione di joint-ventures e coproduzioni». Particolare importante: il contratto è stato acquisito, oltreché per il miglior prezzo e l'innovazione tecnologica apportata, anche per l'affidabilità del gruppo italiano, verificata dal cliente in seguito ad un'approfondita indagine svolta per suo conto da una banca d'affari. «E' un grosso successo - conferma il nostro ambasciatore, Antonio Radiai -, perché in Norvegia l'industria italiana non può vantare né storia né tradizione e questo contratto costituisce una vera e propria testa di ponte in Scandinavia». Una volta infranta la barriera l'importante è farsi conoscere. I norvegesi hanno una grande ammirazione per l'Italia sotto il profilo artistico e culturale, ma scarse nozioni sul livello tecnologico e produttivo raggiunto dal nostro Paese. «Il tram è un'ottima vetrina in questo senso - dice con una battuta l'ambasciatore -, perché sul tram ci salgono tutti». La commessa ottenuta dall'Ansaldo è dunque un'ipoteca sullo sviluppo futuro del made in Italy in Scandinavia, vista la grande permeabilità delle relazioni che intercorrono con Svezia e Danimarca. Ma una volta arrivati sul mercato bisogna poi mantenerlo e non è facile, visto che la concorrenza è spietata da parte dei fornitori tradizionali che non vogliono rinunciare alla loro situazione di monopolio. I settori in cui il made in Italy può conquistarsi spazi di rilievo sono soprattutto la cantieristica civile e militare, la costruzione di piattaforme petrolifere off-shore e molti altri, auto compresa, [v. cor.] TRIBUNALE DI IVREA Fallimento Manifattura di Cuorgnè S.p.A. n. 1020 - R.g. Fai. li sottoscritto Collaboratore di Cancelleria comunica che il G.D. Dr. Antonio De Marchi ha disposto la vendita con incanto dei seguenti immobili siti nel Comune di Cuorgnè: Lotto II complesso industriale insistente su un'area di circa 39550 mq. Prezzo base L. 6.000.000.000. Aumento minimo L. 25 milioni. Lotti 1/1 -1/2 e IV riuniti in un unico lotto - complesso industriale 'Vecchia Finlandia" "Palazzina uffici" e "Villa a due piani fuori terra". Prezzo base L. 2.400.000.000. Aumento minimo L. 10 milioni. Giorno della vendita con incanto 06/10/1995 ore 9.00 previo deposito del 10% del prezzo base per cauzione e del 20% per spese entro le ore 12.00 del giorno precedente alla gara. Per informazioni rivolgersi in Cancelleria Ufficio Fallimenti o presso il curatore Rag. Diego Sabolo - via C. Oli vetti n. 8. Ivrea. Tel. 0125 / 641541 -0 43254. IL FUNZIONARIO DI CANCELLERIA Dott.ssa Raffaella Giglio PRINCIPATO DEL LIECHTENSTEIN Consulente Fiduciario Agenzia Generale a Vaduz. Compagnia-Svizzera d'assicurazione sulla vita offre buone possibilità d'investimento. Consista S.A., FL-9490 Vaduz. Telefonare al seguente nr. 0041 77 960363 Consultazione in lingua italiana (Sign. Giambalvo). Studio tecnico commerciale, specializzato in arredamenti e forniture per uffici e comunità, vasta esposizione centro storico di Torino, magazzino presso autostrada, CERCA produttori qualificati di mobili, arredi, pareti mobili, pareti attrezzate. Giro d'affari tre miliardi all'anno. Scrivere a Publiko UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO ESTRATTO 0/ BANDO DI GARA E' slato pubblicalo sulla Gazzella Ullic'iale delle Comunità Europee n. 161 del 25/08/1995 e sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 213 del 12/09/95 il bando di gara integrale per l'affidamento dell'esecuzione, fornitura ed installazione di arredi completi (scanalature, tavoli di studio, scrivanie e complementi vari) per la biblioteca del Dipartimento di Filosofia e Matematica, su disegno e misure forniti dall'Ente appaltante. Importo a base di gara: L. 364.764 795= oltre I.V.A. Modalità di aggiudicazione: art. 16 lett. a) D. Lgs. 24/07/1992 n. 358. Termine ultimo ricezione dononda d' partecipazione: 29 settembre 1995. IL RETTORE (Prof. Mario Umberto DIANZANI)

Persone citate: Antonio De Marchi, Antonio Radiai, Diego Sabolo, Giambalvo, Lamberto Dini, Mario Umberto Dianzani, Raffaella Giglio, Rettore, Sergio Siglienti