I soldati di Napoleone tornano sul mare

I soldati di Napoleone tornano sul mare I soldati di Napoleone tornano sul mare Domani a Loano 300 uomini rievocano una storica battaglia gruppi da Francia, Belgio, Germania, Austria, Inghilterra, Slovacchia e Repubblica Ceca. La Guardia di Finanza italiana schiererà uomini in divisa della «Legione Truppe Leggere» piemontesi. Sul campo sararnio presenti anche il «111° Reggimento di Linea» di Torino e la «Guardia Reale Italiana» di Milano, in memoria delle truppe subalpino che seguirono Napoleone. Tutto avverrà come due secoli fa. A decidere la data dell'attacco, atteso da mesi, era stato l'arrivo via mare di una partila di migliaia di scarpe. Senza era impensabile d'attaccare ancora 19 mila uomini dall'Imperatore d'Austria, asserragliati con decine di cannoni. Per quasi due anni avevano tenuto sotto tiro i laceri «volontari nazionali» francesi dell' «Armée des Alpes», arroccata intorno a Loano. Le scarpe arrivarono con i navigli che avevano forzato il blocco navale della marina inglese, alleata dell'Austria. E su ordine di Parigi giunsero a marce forzate i rinforzi dell'Armata dei Pirenei e di quella del Nord: 12 mila uomini. Quanto basta per un attacco in massa, all'alba, contro le artiglierie nemiche, annidate sulla rocca del Castellar. Una manovra diversiva, per consentire a un secondo contingente francese di raggiungere il giogo di Toirano, stringere i nemici in una tenaglia, tagliarli dalle retrovie e costringerli alla fuga. Fu un giorno di lotta, finché gli austriaci scelsero la fuga, verso le valli del Cuneese, presidiate dall'armata piemontese. Sul terreno l'Austria lasciò mille morti e 1500 feriti, 4 mila prigionieri, fra i quali un generale, 48 cannoni, 5 bandiere. La Francia perse 400 uomini. Domani la sveglia alle truppe verrà data alle 6,30. Dopo il rapporto ufficiali, convocato per definire le strategie, le colonne di soldati partiranno alle 10 verso la frazione Verzi di Loano. Raggiungeranno località Santa Libera, scelta perchè ancora simile al terreno originale dello scontro. Quello «storico», al Il pubblico potrà assistere agli «scontri» sulle alture della città ligure Castellar, è stato scartato perchè «inquinato» da strutture moderne. Le unità marceranno per 3 chilometri, seguiti da 5 batterie di cannoni. Gli austriaci si attesteranno con le artiglierie schierate dinanzi ai reparti. I francesi prenderanno posizione sui colli, con i cannoni puntati sul fianco nemico. L'attacco è previsto per le 11, quando i pifferi e tamburi francesi della «Fiamme Imperiale» del Frejus batteranno il passo di carica. Si faranno avanti prima i «tirailleurs», poi la fanteria, con assalti in colonna e su tre linee. Seguirà una carica di cavalleria, fra vampe di cannoni, fino alla conquista delle artiglierie au- Anche la battaglia di Waterloo è stata rievocata «sul campo»; nella foto, un soldato inglese striache, dopo un'ora e mezza di combattimenti. Il pubblico, guidato dal servizio d'ordine, potrà assistere alla battaglia dalle alture vicine. Alle 13 vinti e vincitori si riuniranno in un «rancio al fronte». Torneranno a Loano alle 16, per ricevere i visitatori nel

Persone citate: Verzi