Violentata da 7 giovani

Violentata da 7 giovani Violentata da 7 giovani PALERMO. Una donna di 30 anni, madre di tre figli, è stata stuprata a turno da sette giovani poco dopo essere stata dimessa dall'ospedale dov'era curata per una crisi depressiva. La polizia ha arrestato i sette. Stando al racconto della vittima, una donna magrissima da tempo in cura, in condizioni economiche precarie, i violentatori si sono accaniti su di lei come indemoniati. Non si sono lasciati impietosire da lamenti e implorazioni. E' stata una telefonata anonima, a mezzanotte di martedì, ad avvertire la polizia e a far accorrere alcune volanti in via Aci, una stradina buia. Qui la donna era stata portata dopo aver accettato un passaggio a una fermata dell'autobus vicino all'ospedale. Quando il muratore Antonino Caruso, 26 anni, si è offerto di accompagnarla, la donna si è fidata: le era parso gentile e premuroso. [a. r.] «Rivelazioni», film sulle molestie continua ad abusare del suo potere sul posto di lavoro per «invitare» Laura a ridimensionare l'episodio modificando quanto ha raccontato. «Era solo uno scherzo», si giustifica. E qualcuno sembra credergli: i suoi datori di lavoro, quantomeno, visto che non lo hanno neppure sospeso. Per interrompere questo stato di cose il pm Pietro Forno giudica indispensabile una misura cautelare che impedisca a Di Lorenzo di avvicinare ancora Laura. Non il carcere preventivo: le nuove norme non lo consentono e allo stesso pm sembra una misura eccessiva per il reato contestato continua e il 21 agosto - col negozio semideserto considerato il periodo di ferie - decide di «passare all'azione». Convoca la ragazza nel suo ufficio; tenta di spogliarla; lei reagisce; si spoglia allora lui e comincia a far tutto da solo... Un ascensore che si ferma al piano, il timore che arrivi qualcuno, magari proprio il fidanzato, salvano Laura dal resto della storia. Ma la ragazza si illude pensando che sia finita. Tre giorni dopo Di Lorenzo la abborda di nuovo. E finalmente Laura capisce che c'è da fare solo una cosa: denunciarlo. Ma non basta. Di Lorenzo (atti di libidine) e per una persona incensurata. Quindi una «cautela» differente: impedire all'uomo di andare a lavorare. Anzi, meglio: impedirgli di venire a Milano dove - anche fuori dal negozio - potrebbe nuovamente avvicinare Laura. Chiede quindi l'applicazione dell'articolo 283 del codice e il gip, Luca Pistorelli, firma il provvedimento. Ritenendo che trenta giorni di allontanamento siano sufficienti: al pm, per raccogliere le prove e preparare il processo; a Di Lorenzo per capire che le colleghe - anche se giovani, carine e neoassunte - non si molestano, [r. m.] Nuoro, la donna è fortunatamente rimasta solo ferita dai proiettili esplosi da un sicario

Persone citate: Antonino Caruso, Di Lorenzo, Luca Pistorelli, Pietro Forno

Luoghi citati: Milano, Nuoro, Palermo