l'Italia paradiso delle ferie

a Varese centinaia di persone soccorse dai vigili del fuoco, chiusa per ore la a8 Turismo boom a Varese centinaia di persone soccorse dai vigili del fuoco, chiusa per ore la a8 Turismo boom l'Italia paradiso delle ferie ROMA. Un nubifragio, e poi fiumi o torrenti che straripano, le strade allagate. Qualcuno, ieri, ha rivissuto l'incubo della tragica alluvione dello scorso anno. Questa volta il maltempo ha investito con particolare violenza le province di Como e Varese e ha fatto scattare l'allarme della Protezione civile. Ma la pioggia non ha risparmiato le altre regioni nord-occidentali e continuerà a cadere almeno fino a lunedì, spostandosi verso Est. Per ora non ci sono vittime o feriti, ma danni per miliardi. LOMBARDIA SOTT'ACQUA. Il nubifragio si è abbattuto nella notte, costringendo i vigili del fuoco a centinaia di interventi per liberare persone intrappolate dall'acqua in casa o in auto e per ripristinare la corrente elettrica nell'Ospedale di circolo di Varese e nella casa di riposo «Residence al lago» di Porto Ceresio. Molte strade, compreso un tratto dell'A8 tra Varese e Gallaratc, sono state chiuse al traffico per allagamenti, smottamenti, frane. L'autostrada A9 ComoChiasso per la Svizzera è stata chiusa dall'uscita di Como Sud. 11 fiume Olona è straripato. I danni più gravi a Olgiate Olona e Fagnano Olona, dove i 12 dipendenti della ditta tessile «Tronconi» sono stati salvati a uno a uno con l'elicottero. A Gornate Olona è crollato un ponte, mentre la statale 233 della Valganna è stata interrotta per una voragine che si è aperta nell'asfalto. La viabilità sulle principali arterie di traffico è ripresa solo nel pomeriggio o nella serata di ieri. STATO DI CALAMITA'. La prefettura di Varese ha chiesto alla Regione di dichiarare lo stato di calamità naturale per tutta la provincia a causa delle segnalazioni di danni provenienti da una trentina di Comuni. Nella notte tra martedì e mercoledì, secondo stime della Regione, sono caduti oltre 10 centimetri d'acqua per metro quadrato (il record a Varese con 30 centimetri). I DANNI IN PIEMONTE. L'acqua ha fatto interrompere la vendemmia, cominciata martedì, e sui monti sopra i duemila metri è comparsa anche la neve. La zona più colpita dalla pioggia è stata quella del Lago Maggiore e della Val Vigezzo. In Valle d'Aosta, la neve ha imbiancato Cervinia. PREVISIONI, ANCORA PIOGGIA. Secondo il Centro meteorologico del- E' straripato il fiume Olona crolla un ponte, bloccata la statale Due immagini dell'alluvione di ieri nel Varesotto, dove il fiume Olona è straripato e ha bloccato nelle case centinaia di persone, poi salvate dall'intervento dei vigili del fuoco RIMINI. Neanche la pioggia è riuscita a rovinare una stagione turistica memorabile A dispetto del maltempo l'Italia è rimasta il vero paradiso del vacanziere. Lo dicono le cifre messe insieme, come ogni anno, dal rapporto-consuntivo della Trade Mark Italia per conto della Apt dell'Emilia-Romagna. Il turismo balneare Ila messo in scena oltre 40 mila miliardi di valuta estera pregiata, con un +6,5 per cento rispetto allo scorso anno. Non solo Gli stranieri hanno sbancato con un aumento di presenzi? (ovvero le notti passate negli hotel) del 13 per cento, chi.' ha inciso notevolmente sul +3,5 per cento di aumento complessivo, che è stato sicuramente limato, soprattutto nell'ultima parte della stagione, dal persistere del maltempo Nonostante ciò le presenze alberghiere complessi ve supereranno quota 93 milioni, portando ad un incremento anche di addetti nel settore di almeno 12 mila unità. L'elenco delle regioni beneficiate è lunghissimo. Anche se quelle del Nord-Est (Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna) sembrano aver ottenuto frutti maggiori rispetto alle altre dall'invasione degli stranieri. Benissimo anche in Sicilia, Puglia e Toscana, con un dato complessivo che deve far riflettere: quasi il 18 per cento della domanda estera si è spostato verso alberghi di categoria superiore. Mentre gli italiani hanno confermato la tendenza a frammentale la vacanza in weekend, magari più lunghi rispetto alle stagioni precedenti. Tutto ciò viene confermalo anche da una ricchezza di maggiore qualità: il 77 per cento del campione di turisti interpellato dalla società di ricerca riminese sostiene che le strutture alberghiere vanno assolutamente riqualificate. Un segnali; e un monito insieme. Soprattutto perché i nuovi mercati esteri, conquistati negli ultimi anni (l'Est europeo, in particolare la Russia) vanno coltivati: sono stati numerosissimi infatti i turisti stranieri venuti per la prima volta nel Belpaesc (il 2 per cento del totale). Se l'Italia tutta sorride, l'Emilia-Romagna, reduce da un '94 già positivo, può cantare vittoria. Gli arrivi hanno sfiorato i 4 milioni di turisti e il tetto dei 40 milioni a livello di presenze è lì, ad un passo. Il che vuol dire che il fatturato stagionale della Riviera ammonta a 13 mila miliardi. Grazie soprattutto all'incremento del 10 per cento del turismo estero. E se ci fosse stato anche il sole, cosa sarebbe accaduto? Luigi Luminati