L'arresto, ultimo scoop di lady Denunce

l/qrresto, ultimo scoop di lady Denunce l/qrresto, ultimo scoop di lady Denunce Truffa miliardaria, igiudici accusano Gabriella Carlizzi k ROMA. A forza di bussare alle porte dei magistrati, alla fine ne ha trovato uno che l'ha arrestata. Stavolta non era stata lei a cercarlo, ma alcune persone che l'avevano denunciata per una presunta truffa da qualche miliardo. E il gip di Roma Alberto Pazienti ha firmato un ordine di custodia cautelare agli arresti domiciliari per Gabriella Pasquali Carlizzi, «la signora delle denunce», e suo marito Carmelo, con l'accusa di circonvenzione di incapace. L'ordine le è stato notificato ieri dagli uomini della Guardia di Finanza. Secondo l'accusa, la donna ha raggirato le persone che hanno sporto denuncia presentandosi come 1'«espressione terrena» di padre Gabriele Berardi, un religioso distintosi fino alla sua morte per l'assistenza ai poveri e ai bisognosi. Con la scusa dell'assistenza e LA DONNA DEI MISTERI PROMA ICCOLINA, spesso sorridente, combattiva. E soprattutto tenace, con le sue continue iniziative, giudiziarie e politiche. Nell'ottobre del 1993 il volto di Gabriella Pasquali Carlizzi, devotissima e sedicente «figlia spirituale» di padre Maria Gabriele Berardi, è comparso sui muri di Roma nei manifesti elettorali per le elezioni comunali. La signora si era candidata a sindaco sotto l'insegna del partito cristiano della democrazia, nel quale aveva reclutato anche altri esperti dei «misteri d'Italia», come gli appassionati di spionaggio Falco Accame e Walter Bazzanella. Le elezioni non andarono granché bene, ma la Carlizzi non si scoraggiò e continuò nella sua campagna di denunce battendo le Procure di mezza Italia. Solo che anche i magistrati hanno cominciato a insospettirsi, e in più di un'occasione le sue denunce le si sono rivolte contro. Proprio ieri, mentre si diffondeva la notizia degli arresti do- della necessità di finanziare l'Associazione volontari della Carità, la signora Carlizzi avrebbe raccolto i soldi, convincendo ad esempio i fratelli romani Marco e Donatella Bellei a versarle circa un miliardo di lire. Ma non sarebbero solo loro i presunti truffati, e anche altre persone avrebbero presentato denuncia contro questa signora nota da alcuni anni alle cronache giudiziarie per le sue clamorose denunce: dal caso Moro al «mostro» di Firenze, dalla clinica dei Vip di Bergamo fino - è notizia di pochi giorni fa - al delitto di via Poma. L'accusa di circonvenzione di incapace sarebbe motivata dal fatto, fra l'altro, che la Carlizzi avrebbe convinto i raggirati a farsi dare i soldi approfittando delle loro condizioni psicologiche di particolare disagio. «Noi siamo miciliari disposti dal gip di Roma, da Firenze si veniva a sapere che qualche mese fa il procuratore Vigna e il sostituto Paolo Canessa avevano chiesto di arrestare la signora. L'accusa in quel caso era di calunnia nei confronti dello scrittore Alberto Bevilacqua, a sua volta accusato dall'ex-candidato sindaco di Roma di essere nientemeno che il persone religiose - racconta uno di coloro che hanno denunciato la signora -, e avevamo conosciuto padre Gabriele quando era in vita. Lui aveva aiutato la nostra famiglia, e tempo fa, quando mia madre stava nella fase terminale della sua malattia, ci siamo avvicinati a questa donna che dichiara di essere la figlia spirituale di padre Gabriele. Ha cominciato a chiederci del denaro, noi abbiamo anche venduto una casa per raccogliere fondi, ma qualche mese fa, di fronte ad un'ulteriore richiesta di soldi, ci siamo insospettiti e abbiamo deciso di rivolgerci a un avvocato per raccontare tutto alla magistratura». Da quel che trapela da un'indagine che è stata condotta finora dal pubblico ministero romano Paolo D'Ovidio nel massimo riserbo, Gabriella Carlizzi avrebbe pro¬ Nlaloagpfmn" spettato alle persone da cui raccoglieva denaro per la sua Associazione e il periodico «L'altra Repubblica», l'imminenza dell'Apocalisse e la salvezza riservata solo alle persone che avessero messo la propria vita e i propri soldi al servizio della causa di padre Gabriele. «Quando uno è religioso e ha fede nei contenuti profetici delle Sacre Scritture - continua uno dei "raggirati" -, non è facile discernere tra i veri e i falsi profeti. Noi abbiamo avuto fiducia in questa signora che spacciava anche le sue iniziative più clamorose, come ad esempio quelle sul caso Moro, per opere moralizzatrici in un Paese come il nostro che effettivamente vive un momento di forte crisi. Che devo dire? Ci siamo cascati. Ma poi abbiamo capito, e adesso sembra che finalmente la giustizia si stia muovendo». [gio. bia.l

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