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Aggredita e rapinata con un taglierino Aggredita e rapinata con un taglierino Dà l'allarme in questura: arrestati con il bottino Una commercialista è stata rapinata la scorsa notte in pieno centro, mentre rientrava a casa. Responsabile del colpo una giovane, pregiudicata e tossicodipendente, armata di un taglierino. Pochi minuti dopo la polizia è riuscita ad arrestarla e a recuperare la refurtiva mentre con il convivente tentava di allontanarsi dalla zona a bordo di un motoscooter. I due arrestati per rapina aggravata sono Isabella Maria Pentimalli, 29 anni, via Camerana 4 e Massimo Lojodice, anch'egli di 29 anni, incensurato, residente in via Lucento 141, «ex tossico», come ha precisato agli agenti. La commercialista vittima dell'aggressione è Franca Gay, 50 anni. E' stata affrontata appena scesa dall'auto che aveva parcheggiato in corso Galileo Ferraris. «Stavo cercando le chiavi di casa nella borsetta - racconta l'aggredita - quando la giovane mi è arrivata alle spalle. Mi ha appoggiato il coltellino su una guancia, dicendo: "Se non ti muovi e mi dai il portafogli non ontario di numerose ass ti succede niente". Ho avuto paura. Poi mi sono resa conto che doveva essere "fatta e candita": barcollava, lo sguardo era spento. Ho rischiato». Franca Gay è infatti scattata, riuscendo a guadagnare qualche metro. «Subito mi sono messa a gridare. Con tutto il fiato che avevo in gola. Due, tre minuti di urla. Inutilmente». La commercialista non esita ad aggiungere, amareggiata: «Ecco, ho trovato pazzesco che ociazioni, energia elettr La giovane drogata e il suo compagno stavano ruggendo su una Vespa Isabella Maria Pentimalli arrestata dopo l'aggressione in quei momenti, per me di autentico terrore, non si sia fermato nemmeno un automobilista tra quelli che passavano. Spero abbiano agito così solo perché poteva sembrare un diverbio fra donne di strada. Altre giustificazioni diversamente non saprei trovarne: Torino non è certo New York, Parigi o Londra. Comunque, visto che quella giovane, anche se malferma sulle gambe, continuava a venirmi dietro impugnando il coltellino, ica gratis dal Comune ho pensato bene di abbandonare la borsetta. E appena l'ho vista allontanarsi con il malloppo, sono corsa a casa. Ho citofonato, avvisando marito e figlio. In breve, eravamo in questura a far denuncia». Nella borsa la commercialista aveva cellulare, macchina fotografica, chiavi di casa e dell'auto, documenti, soldi, carte di credito, assegni, tesserino dell'ordine dei commercialisti. Scattavano le ricerche, su precise indicazioni fornite via radio agli equipaggi radiomobili: «La rapinatrice è alta sul metro e settanta; ha capelli neri, lunghi; indossa un giubbotto blu; dovrebbe essere in crisi da stupefacenti». Pochi minuti dopo, in via don Minzoni angolo corso Galileo Ferraris, una pattuglia notava una Vespa con a bordo una coppia. La ragazza corrispondeva alla ricercata. A tracolla aveva una sacca sportiva: dentro c'era la borsetta della commercialista. Scattavano cosi per entrambi le manette. Ivano Barbiero Tempi lunghi nei lavori