Montezemolo, frecciate ai piloti Ferrari

Sport LA STAMPA Mercoled LUGANO DAL NOSTRO INVIATO Su un binario c'è l'Inter. Il capostazione Bianchi, contestato, non si decide a far partire il treno costruito da Moratti. Su quello a fianco transita a tutta velocità il Tgv brasiliano denominato Roberto Carlos. Quarto gol consecutivo. Dopo aver trafitto Vicenza e Venezia (Coppa Italia), dopo l'inutile gol e la splendida punizione-palo di Parma, Carlos va a segno anche nel Canton Ticino. Ma pure stavolta non bastano prodezza balistica e partitona, Carlos e l'Inter parlano due lingue diverse. Il Lugano ottiene con merito l'I -1 e avrebbe vinto con un pizzico di fortuna in più. Il gol del brasiliano, quindi, è solo il puntello dal quale sperare di ottenere a San Siro la qualificazione ai sedicesimi di Coppa Uefa. Da una parte c'è la zona accorta del Lugano, quattro difensori in linea ma cinque centrocampisti, uno solo dei quali (più spesso degli altri Esposito) dà manforte all'unica punta, il croato Tomislav Erceg. Dall'altra c'è la zona confusione dell'Inter. Cinque difensori, uno fra Festa e Bergomi appare subito di troppo tanto che Fresi gioca più davanti che dietro ai due compagni. In mezzo al campo c'è di tutto un po', anche per colpa del turn Aver deciso da Bianchi. A destra Zanetti, in evidenza più quando avanza che in fase di copertura, a sinistra Berti, fuori condizione e subito «cattivo» con l'ex Shalimov, tanto per ricordargli che non lo volevano più davvero. Il regista dovrebbe essere Manicone, più occupato a fare interdizione sui numerosi avversari che gli capitano a tiro (da Colombo allo stesso Shalimov). Il tornante dovrebbe essere Orlandini, ma anche qui c'è da eccepire, più fumo che arrosto. Davanti, poi, un Carbone a mezzo servizio (per forma e idee) e un Delvecchio che frana (sul prato, in cerca di improbabili rigori). Il gol di Carlos, va bene, è anche un regalo della barriera ticinese dentro la quale il pallone si infila come saponetta e non dà scampo al portiere Walker. Ma stavolta non è solo il calcio da fermo a elevare Carlos al ruolo di mattatore. Sono le sue discese vertiginose a fare la differenza Perché in questo calcio superschematico è l'unico che esce dal coro e crea alternative. Facilità di tiro: Walker (19' del primo tem¬ FORMULA 1 Il presidente: Berger v Sport \

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