Brindisi, fuggono 2 naufraghi di Fulvio Lavina

Brindisi, fuggono 2 naufraghi Brindisi, fuggono 2 naufraghi BRINDISI. Due dei 16 albanesi ricoverati dopo il naufragio in Adriatico, eludendo la sorveglianza, sono fuggiti dall'ospedale per evitare l'espulsione. Altri cinque feriti sono stati dimessi; uno di loro, Edmond Selimi, ha firmato la richiesta di dimissioni pur di tornare immediatamente a casa. Tutti e cinque sono stati accompagnati in porto dalla polizia di frontiera e, a spese del governo italiano, ripartiranno per l'Albania a bordo della motonave di linea «Illiria». Attualmente restano quindi ricoverati nove degli albanesi che si trovavano a bordo del gommone che è esploso e si è rovesciato in mezzo al canale di Otranto. Nessuna notizia, invece, degli altri dieci naufraghi, dispersi nel mare: l'unica speranza è che siano stati raccoti da altre imbarcazioni, [t. a.] ipotecarie, non previste dalla legge». Le domande complessivamente presentate a Mediocredito e Artigiancassa sarebbero circa 8 mila per oltre 600 miliardi di lire. Ma secondo gli alluvionati ce ne sarebbero ferme ancora qualche migliaio. L'ultimo caso è stato segnalato ieri ed è raccontato da Giorgio Bramafarina, portavoce del «Comitato per il risarcimento danni alluvione '94»: «Un artigiano è stato costretto a sollecitare l'intervento dei carabinieri perchè il funzionario della sua banca negava che fosse giunto il finanziamento chiesto, una decina di milioni a fondo perduto. Solo quando in banca sono entrati i militari il bonifico è 'miracolosamente' saltato fuori». Un altro caso: un commerciante per ottenere il mutuo agevolato, ha dovuto lasciare alla banca in garanzia un terzo del valore, in titoli di Stato. Dopo la manifestazione di tutti gli alluvionati del Sud Piemonte il 29 agosto ad Alessandria, il sottosegretario Barberi si era detto disponibile a verificare l'eventualità di un'inchiesta che facesse luce sui ritardi delle banche, mentre una proposta di legge che chiede una commissione parlamentare di indagine è stata firmata da cento deputati di tutte le forze politiche. Ma da parte dell'Abi giungono dichiarazioni contrastanti: «La concessione dei fi¬ nanziamenti procede a buon ritmo, la polemica si basa su dati non corretti». Intanto ieri sera il «bollettino» della protesta ha fatto registrare l'inizio dello sciopero della fame da parte di un gruppo di commercianti (a cui si è aggiunto per solidarietà Andrea Drago, sindaco di Cortiglione comune non alluvionato): chiedono interventi rapidi per mettere in sicurezza i fiumi e il riconoscimento del diritto al risarcimento dei danni. E va ricordato che ad Asti il procuratore della Repubblica Sebastiano Sorbello ha chiesto ad inizio luglio il rinvio a giudizio dell'ex prefetto Mario Palmiero e del Magistrato del Po Carlo Condorelli per i reati di disastio e omicidio colposo: il gip non si è ancora pronunciato. E su quanto è già stato fatto e che cosa rimane da fare, ieri sera hanno discusso a lungo amministratori locali e regionali, in una riunione congiunta e aperta dei Consigli comunale e provinciale. «Sulla messa in sicurezza del Tanaro, abbiamo l'assicurazione che alcuni importanti lavori saranno fatti per novembre» ha annunciato il sindaco Bianchino, che ha anche ricordato come il Palio di domenica sarà dedicato alla solidarietà in ricordo di quanti hanno operato per far uscire Asti dall'emergenza. Fulvio Lavina lì W*f>

Persone citate: Andrea Drago, Barberi, Bianchino, Carlo Condorelli, Edmond Selimi, Giorgio Bramafarina, Mario Palmiero, Sebastiano Sorbello

Luoghi citati: Albania, Alessandria, Asti, Brindisi, Cortiglione, Otranto, Piemonte