«Amelia? Parata di avvoltoi»

Cronache LA STAMPA Mercoled IL MALE OSCURO DEL PATRIARCA Un'immagine di Muccioli a San Patrignano [SESTINI FOTO] RIMIMI DAL NOSTRO INVIATO Ci fosse un posto dove sedersi. La mamma ha un tailleur grigio come i suoi capelli, la borsetta di pelle nera sdrucita e i tacchi rifatti, un po' sbilenchi. E Gianni tiene la testa fra le mani. «Io di qui non mi muovo», dice. Prima, c'era un altro ragazzo sulla salita che si ferma davanti alla sbarra, ma lui è sceso, si sarà stancato di aspettare. Quando Vincenzo veniva fuori dal cancello, quelli che stavano fuori gli andavano incontro e lo guardavano tutti dal basso in alto, perché Vincenzo è un omone, con i suoi baffi romagnoli e le labbra a punta quando parla e gli occhi che si scaldano quando s'arrabbia. Qualche volta ne abbracciava uno e sembrava stritolarlo nelle sue braccia, o accarezzava la testa di un altro con la sua mano grande come una pala. Oggi, Vincenzo sta male di un male misterioso e Gianni non molla, appeso a quel cancello, accanto alla mamma con gli occhiali da miope e la borsetta vecchia. Muccioli è ricoverato in una clinica, non parla, dorme sempre, come avvolto dal torpore. L'altro giorno, la voce di Antonietta, la moglie di Muccioli, era arrivata dall'altoparlante nella sala mensa piena di ragazzi: «Vincenzo vi ha insegnato ad affrontare le difficoltà della vita, e questa è una difficoltà da affrontare. Siete venuti qui per imparare a vivere e dovete essere forti». E Gianni era qui fuori, non l'ha sentita. E domenica Vincenzo s'è sentito male e nella notte qualcuno ha pensato il peggio, qualcuno ha pianto: «Pochi giorni prima sembrava che stesse meglio, avevamo creduto che ce l'avesse fatta». Gianni era qui fuori, anche domenica, il sole gli aveva cotto il naso, e l'ambulanza che era Accanto Rocco Buttiglione, sotto Pierferdinando Casini edì 13 Settembre 1995 Cronache « Amelia? Parata di avvoltoi »

Persone citate: Muccioli, Pierferdinando Casini, Rocco Buttiglione, Sestini Foto

Luoghi citati: San Patrignano