Mancuso contro il pm Gamberale

Mancuso contro il pm Gamberale Mancuso contro il pm Gamberale «Chiese l'arresto prima della decisione del gip» A sinistra: il ministro della Giustizia Filippo Mancuso A destra: Vito Gamberale ex amministratore delegato della Sip Quatrano gila presa in g mo italiano rispe à inquisito per iro degli avvocati di custodia cautelare che dava per scontata l'acquisizione di uria deposizione testimoniale che è iniziata alle ore 17 e che è stata consegnata nelle mani dei gip alle ore 22 di quello stesso giorno. Se si volessero tirare le conseguenze logiche da queste successioni temporali, si dovrebbe dedurre che sono state prima formulate le accuse e il tto a quello sovietico capo di imputazione da parte degli inquirenti e, poi, sulla base delle accuse scritte, sono state ricercate prove, a somiglianza delle accuse ipotizzate». Al termine dell'udienza il presidente Carlo Maddalena dispose l'acquisizione agli atti del dibattimento del memoriale presentato da Gamberale. La promozione dell'azione disciplinare sollecitata da Mancuso è ora al vaglio del procuratore generale della Cassazione, Ferdinando Zucconi Galli Fonsenca, che affiderà il caso ad un suo sostituto. L'indagine disciplinare sul conto dei pm Nicola Quatrano e Rosario Cantelmo potrà concludersi con due richieste, quella di archiviazione o quella di sanzione disciplinare. Entrambe saranno poste al vaglio dell'apposita commissione disciplinare del Csm la cui decisione non sarà posta al voto del plenum del consiglio. In ogni caso il «verdetto» della commissione potrebbe essere impugnato davanti alle sezioni unite della Cassazione. Già in passato il consiglio superiore della magistratura si era occupato del caso Gamberale, che però aveva coinvolto il gip Luigi rismo del secolo». Due linguaggi diversi, quasi incompatibili. Al termine della serata, Furet lascia il palco lodando «l'intelligenza» e Inattenzione» del pubblico. D'Alema invece indugia sul palco: deve firmare un po' di copie del suo libro. Editore Mondadori. Come quello di Furet. Pierluigi Battista Esposito, «accusato» di aver mancato ai proprii doveri d'ufficio, per non aver autorizzato la visita all'ex amminsitratore delegato della Sip, detenuto in carcere, ad un sacerdote. La «disciplinare» del Csm però assolse il magistrato giudicando il suo comportamento non sanzionabile. Nei confronti di Quatrano quella di ieri era dunque la seconda azione disciplinare che il ministro promuove: la settimana scorsa. Al pm il Guardasigilli contestava appunto di «aver gravemente mancato ai doveri di correttezza» e di «essersi reso immeritevole della fiducia e della considerazione di cui il magistrato deve godere». Alla base dell'iniziativa del ministro, un articolo del pm di Napoli pubblicato dal quindicinale «La voce della Campania» nel quale il magistrato riportava una serie di aforismi tratti dal dizionario del Diavolo di Bierce, tra cui quello: «complice, è persona che si associa a un'altra in un atto criminoso avendo piena coscienza e corresponsabilità, come ad esempio l'avvocato che difende il delinquente, sapendolo colpevole», (r. i.] Sentenza della Consulta

Luoghi citati: Campania, Gamberale, Napoli