Hill-Schumacher autoscontro

■Schumacher, autoscontro ■Schumacher, autoscontro L'inglese tampona il rivale: fuori insieme MONZA DAL NOSTRO INVIATO La telenovela (o se volete l'autoscontro) fra Hill e Schumacher continua. Ieri un'altra puntata. L'inglese ha tamponato la Benetton del tedesco ed entrambi sono finiti nella sabbia, fuori corsa, al ventiquattresimo giro. I due stavano stuzzicandosi alle spalle di Berger che era al comando della corsa, con circa quattro secondi di vantaggio. Alla variante Ascari hanno raggiunto la Footwork del giapponese Inoue. Quest'ultimo si è spostato sulla sinistra per lasciare strada. Michael ha frenato in extremis e Damon, evidentemente disturbato dalla presenza della terza auto, non è riuscito a fare altrettanto. E con un colpo magistrale ha spinto fuoristrada il rivale, fermandosi a sua volta. I due, neri in volto, sono tornati insieme ai box su un pullmino preso d'assalto dai tifosi. Nella calca un infermiere della Croce Rossa è rimasto ferito in modo lieve. «Damon - ha detto seccato Schumi - mi ha anche chiesto scusa. Ma non è accettabile. E' la seconda volta che mi centra dopo Silverstone. Doveva essere più attento. Non si guida in questa maniera». La replica di Hill non si è fatta attendere: «E' ridicolo. Un doppiato, Inoue, ha cambiato due volte traiettoria davanti a me. Ha lasciato passare Schumacher poi mi ha bloccato, spostandosi ancora. Non ho nessuna responsabilità per questo incidente. Nessuno può pensare che io l'abbia fatto apposta. La mia vettura andava molto bene e stavo attuando una tattica d'attesa per attacca- va bene anche un secondo posto dopo l'uscita di Schumacher, avrei applaudito una vittoria di Jean e della Ferrari, ma è andata in maniera molto diversa». Poi il manager della Benetton ha aggiunto: «Avete visto tutti cosa è capitato. Con noi i giudici sono sempre stati molto duri, inflessibili. E' ora che facciano la stessa cosa con gli altri. Damon non pratica l'automobilismo ma il pugilato, il suo non è neppure sport. Comunque se farà così sino all'ultima gara del campionato, per noi potrà andare anche bene. Michael continua a stare in testa e noi conquistiamo punti preziosi nel mondiale costruttori. Abbiamo ulteriormente staccato la Williams». Meno focoso il discorso di David Coulthard, eroe delle qualificazioni e grande delusione in gara. Una uscita di pista durante il giro di ricognizione, da pollo, poi un testacoda per un problema tecnico simile a quello che ha fermato Alesi. Ma lo scozzese non ha ammesso errori: «Quando sono arrivato per primo alla curva Ascari, c'era qualcosa di scivoloso sull'asfalto, forse dell'olio. E la vettura è partita senza preavvisi. Poi sono stato fortunato perché la partenza è stata ripetuta e ho potuto riprendere la mia pole position. Ma non era giornata. Ero in testa senza problemi quando ho sentito una vibrazione alla ruota anteriore destra. Sono uscito, ma i tecnici hanno riscontrato che si era rotto un cuscinetto. Peccato, credo che avrei potuto lottare bene per la vittoria. Ma posso fare una promessa: prima della fine dell'anno riuscirò a salire sul gradino più alto del podio». le. eh.] Michael: «Non si guida così però mi ha chiesto scusa» Damon: «Colpa di un doppiato» Ora rischia una gara di stop re alle fine. E sono sicuro che avrei potuto vincere. Se Michael è deluso e arrabbiato io lo sono di più». La spiegazione dell'inglese non ha convinto né il pilota tedesco né Flavio Briatore. Così la Benetton ha presentato reclamo e i commissari sportivi (a nostro avviso ingiustamente perché l'azione di Damon non è stata volontaria) hanno inflitto a Hill mente accusare Hill, fra una battuta e l'altra: «E' stato come nelle favole, ha vinto la nostra Cenerentola. Herbert sta cercando di dimostrarci che abbiamo fatto male a non confermarlo per il prossimo anno (Johnny è stato praticamente licenziato per far posto ad Alesi e Berger, ndr): speriamo che si comporti nella stessa maniera sino al termine della stagione. A noi anda- una gara di sospensione con la condizionale per una corsa. Cioè se dovesse ripetere una manovra dello stesso tipo a Estoril, fra due settimane, sarebbe squalificato. Schumacher, dopo lo zig-zag di Spa, aveva ricevuto l'identica pena, ma dovrà stare attento ancora per tre corse. A Briatore, già felice e beneficiato dalla vittoria di Herbert, non è parso vero poter final¬ A fianco, Hill e Schumacher soccorsi dopo la collisione al 24° giro che è costata l'eliminazione a entrambi; in alto: Herbert quest'anno al suo secondo successo con la Benetton che lo ha licenziato e (sopra) Brundle, ammonito per non essersi fermato sporcando la pista IN DIECI ALL'ARRIVÒ,"SÓLO QUATTRO A PIENI GIRI Così al traguardo del Gran Premio d'Italia, 12a prova del Campionato mondiale di FI. 1. Herbert (Benetton), 53 giri pari a km 305,772 in Ih 18'27"916, media 233,814 km/h; 2. Hakkinen (McLaren) a 17"779; 3. Frentzen (Sauber) a 24"321; 4. Blundell (McLaren) a 28"223; 5. Salo (Tyrrell) a 1 giro; 6. Boullion (Sauber) a 1 giro; 7. Papis (Footwork) a 1 giro; 8. Inoue (Footwork) a 1 giro; 9. Diniz (Forti) a 3 giri; 10. Katayama (Tyrrell) a 6 giri. Giro più veloce: il 24° di Berger (Ferrari) in l'26"419 alla media di 240,363 km/h. Ritiri e cause: 1° giro: Lami (Minardi) differenziale; 7°: Lavaggi (Pacific) testacoda; 11°: Brundle (Ligier) foratura; 14°: Coulthard (Williams) uscita di pista; 21": Panis (Ligier) testacoda; 24°: Hill (Williams) e Schumacher (Benetton) collisione; 27°: Badoer (Minardi) uscita di pista; 33°: Berger (Ferrari) sospensione; 41": Irvine (Jordan) rottura motore; 44°: Barrichello (Jordan) pressione idraulica; 46°: Alesi (Ferrari) cuscinetto ruota. Mondiale Piloti (dopo dodici gare): 1. Schumacher punti 66; 2. Hill 51; 3. Herbert 38; 4. Alesi 32; 5. Coulthard 29; 6. Berger 25; 7. Frentzen 14; 8. Hakkinen 11; 9. Blundell 10; 10. Barrichello e Panis 8; 12. Brundle 7; 13. Irvine 6; 14. Bouillion 3; 15. Salo 2; 16. Morbidelli e Suzuki 1. Mondiale Marche (dopo dodici gare): 1. Benetton-Renault punti 94; 2. Williams-Renault 74; 3. Ferrari 57; 4. McLaren-Mercedes 21; 5. Sauber-Ford 17; 6. Ligier-Mugen-Honda 16; 7. Jordan-Peugeot 14; 8. Tyrrell-Yamaha 2; 9. Footwork-Hart 1. Prossimi appuntamenti. Mancano ancora cinque prove al termine del campionato del mondo di Formula 1. La prossima gara si svolgerà il 24 settembre all'Estoril per il Gran premio del Portogallo. Seguiranno il 1 ottobre: Gran Premio d'Europa (Nùrburgring); 22 ottobre: Gran Premio del Pacifico (Aida); 29 ottobre: Gran Premio del Giappone (Suzuka); 12 novembre: Gran Premio d'Australia (Adelaide).

Luoghi citati: Australia, Europa, Giappone, Italia, Marche, Monza, Nùrburgring, Portogallo, Silverstone, Suzuka