C'è un nuovo Rossi in biancorosso

C'è un nuovo Rossi in bitmeorosso C'è un nuovo Rossi in bitmeorosso Fiorentina punita dagli errori di Batistuta & c VICENZA. La squadra di Guidolin sembra un motorino, di quelli con la cilindrata modificata, che fanno stridere le gomme sull'asfalto. La squadra di Ranieri appare una Cadillac dalle candele sporche, è bella e luccicante, ma il motore romba a vuoto. Per tutta la gara si ha l'impressione che se, per un attimo, le candele della Cadillac riuscissero a spiombarsi, per il motorino sarebbe impossibile solo lanciare la sfida. Ma non succederà. La Fiorentina farà rombare il motore di Batistuta e Robbiati, poi aggiungerà anche Banchelli e Baiano, ma alla fine resterà lì, ferma al palo. Il Vicenza invece al «verde» scatterà, per portarsi a casa i tre punti. Ironia della sorte, il gol vincente verrà proprio da un ragazzo dal cuore viola: Maurizio Rossi, 25 anni, parmigiano di nascita ma cresciuto calcisticamente in riva all'Arno e giocatole della Rondinella, la squadra di San Frediano, fino a due stagioni fa ad Aosta in C2. E' suo il gol che fa ingoiare fiele ai giocatori di Ranieri. Un guizzo, un'improvvisazione. Banchelli che perde palla in attacco, il triangolo con Murgita, il tiro a pelo d'erba, Toldo che pare in colpevole ritardo. E poi il cuore verso la gente. Che anno per Maurizio Rossi. E' arrivato in serie A, in amichevole ha segnato al Barcellona, in Coppa Italia al Padova. Merito suo, e di quella piccola officina di Guidolin. Tecnico alchimista, che gioca con gli alambicchi della tattica. Forse fra due mesi i suoi esoterismi calcistici verranno spazzati via, ma adesso reggono, eccome. Il Vicenza gioca cortissimo, si contrae e riparte a mille, come una fionda. Pistone, Sartor, Murgita, Maini, Lombardini, si modellano in stile tappo di champagne. Nessuno di loro è un fenomeno, ma, quando si corre veloce, gli altri come minimo devono con ere quanto te. Rui Costa, Piacentini, Schwarz hanno preso in mano il centro¬ campo viola, hanno classe superiore, ma poi quando hanno dovuto cercare le punte (alla fine erano tante e inutili) l'azione si è avviluppata, è diventata scontata, lenta. E anche quando la Fiorentina è riuscita a liberarsi in zona tiro, le conclusioni sono diventate figlie della fretta, della pesantezza dei muscoli. E così una punizione di Batistuta, al 34', ha costretto Mondini ad una respinta corta ma Serena è arrivato sbilanciato nella ribattuta. E cosi Banchelli, nella ripresa, solo davanti al portiere vicentino, ma il suo tiro si è stampato sul corpo di Mondini in uscita. Idem per un colpo di testa di Batistuta, lontanissimo dalla forma migliore. Per i viola però non solo brutte notizie. Certo la sconfitta pesa, specialmente a quei 4 mila tifosi partiti da Firenze convinti di assistere ad una delle tappe verso l'Europa. Però c'è da registrare ancora un significativo miglioramento della difesa messa insieme

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