Ritorno a scuola per otto milioni

Oggi il via a tutti i corsi in 4 regioni: Lombardia, Veneto, Abruzzo e Basilicata Oggi il via a tutti i corsi in 4 regioni: Lombardia, Veneto, Abruzzo e Basilicata Ritorno q scuola per otto milioni Nel caos i corsi di ricupero ROMA. Quasi otto milioni di studenti, tra oggi e il 18 settembre, torneranno a riempire le aule delle scuole elementari, medie e superiori. Per quanto riguarda le elementari e le medie, oggi è toccato agli alunni di Lombardia, Veneto, Abruzzo, Basilicata. Le lezioni cominceranno mediamente con un anticipo di otto-nove giorni rispetto al passato anno scolastico. Per gli studenti delle secondarie del Friuli Venezia Giulia le lezioni sono invece già riprese il 7 settembre. In Sicilia, vacanze fino al 21 settembre. La situazione è piuttosto complessa, date le differenze non solo tra regioni ma anche tra ordini e gradi. Per la scuola dell'obbligo, martedì 12 settembre tornano in aula gli studenti di Toscana, Marche e Lazio. Giovedì 14 toccherà a quelli di Piemonte, Umbria e Molise, venerdì 15 a quelli della provincia di Bolzano. Lunedì 18 settembre rientreranno gli studenti di Valle dAosta, Liguria, Emilia Romagna, Campania, Puglia, Calabria, Sardegna e della provincia di Trento. In alcune regioni, là dove le scuole hanno organizzato autonomamente attività di recupero e orientamento, gli studenti che non avevano raggiunto a fine anno la piena sufficienza sono tornati sui banchi già all'inizio del mese. Secondo il ministro della Pubblica Istruzione Giancarlo Lombardi, la maggior parte delle scuole si sta organizzando bene. «Sono reduce dalla Puglia - ha detto ieri - dove venerdì ho fatto una verifica con tutti i provveditori della regione. Il giorno prima avevo fatto lo stesso, a Modena, con i provveditori di Emilia-Romagna. L'impressione è sostanzialmente positiva. E' evidente che la realtà è molto complessa, però mi sembra che la maggioranza delle scuole si stia preparando seriamente». Secondo il calendario scolastico nazionale, le scuole elementari e medie termineranno le lezioni il 12 giugno 1996, le secondarie il 15 giugno. Nel complesso, in tutte le scuole i giorni effettivi di lezione saranno almeno duecento. Ginevra. La ricorca scientifica non conosce frontiere. Proprio in virtù di questo è nato un proficuo interscambio tra i ricercatori dell'Istituto Helvefico Sanders ed il Dipartimento di Dermatologia dell'Università di Tokushima (Giappone) diretto dal Prof. T. Arakava, tutti stimolati dal comune intento di sconfiggere la calvizie. Questo sinergismo dazione ha dato i suoi frutti: la scoperta di una nuova sostanza di origine vegetale denominata "estratto di Semburi", che si ricava dalla pianta Swertia Japonica Makino (nella farmacopea giapponese è riportalo come "Swertiae I lerba"). La straordinaria novità consiste nel fatto che, grazie alle sue caratteristiche, l'estratto di Semburi è in grado sia di favorire la ricrescita dei capelli che di prevenirne la caduta. L'efficacia d'azione del Semburi in questo duplice ruolo è stata dimostrata scientificamente. Dai risultati delle sperimentazioni emerge chiaramente che il Semburi è in grado di prevenire la calvizie ed ha mostralo effetti altamente positivi anche nell'alopecia areata. Ne parliamo con la Dott.ssa Daniela Di Franco (biologa), Dott.ssa Silvia Gasparini (biologa), dell'Istituto Helvetico Sanders di l'orino. "Dott.ssa Di Franco, può spiegarci come agisce l'estratto di Semburi"? "Le sue azioni principali calumano in una stimolazione diretta (lei follicoli dei capelli combinata con un aumento dell'afflusso di sangue alle radici. Il sangue affluisce alla base del follicolo portando sostanze nutrienti ed ossigena, indispensabili per un carretta funzionamento del ciclo t'itale dei capelli. In alcuni casi, perù, l'afflusso di sangue può essere rallentala, di conseguenza i follicoli risulteranno impoveriti in sostanze nutrienti e le radici si troveranno in uno stato di insufficiente ossigenazione. Il Semburi è dotalo della proprietà di attivare la corrente sanguigna, incrementando così le reazioni metaboliche necessarie alla pro¬ ROMA. «Quella notte ero solo». E' quanto ha detto ieri sera durante una intervista al Tgl Pino Pelosi, l'uomo condannato per l'omicidio di Pier Paolo Pasolini. «Sono dei bugiardi, vogliono farsi pubblicità alle mie spalle e a quelle di Pasolini, prenderò qualche provvedimento», ha detto Pino Pelosi dal carcere di Frosinone, commentando la riapertura dell'inchiesta sull'omicidio dello scrittore e giornalisto. Ricordando quella notte del 2 novembre di vent'anni fa, Pelosi racconta al Tgl : «Fu soltanto un tragico destino. Mi ricordo quel processo, quella dura condanna, ma nessuno spiegò mai perchè ho ucciso Pasolini. Quella notte quell'uomo cambiò, fu come un dottor Jekill che si trasforma in mister Hide. Io mi sono difeso. Ero da solo e tutti dovete accettare questa verità». [Ansa] LASCUOIA INCIFRE ALUEVI D0CENTI 1980 9.764.319 | ; 1980 792.929 1991 8.200.291 1991 890.402 1994 7.926.455 1994 794.139 1995* 7.756.750 1995* 790.560 * Dati di previsione F0NTE: Censis/Sei gratuita. Oggi aprono le scuole in Lombardia, Veneto, Abruzzo e Basilicata Ma a questa versione rassicurante del «caso», altri esperti in campo editorial-pedagogico contrappongono un'altra lettura: si tratterebbe, invece, di un nuovo metodo didattico, adatto alle menti di bambini che sono già quotidianamente bombardati dalla pubblicità tv. Che ne pensano, allora, al ministero? Alla radio, il sottosegretario alla Pubblica Istruzione Luciano Corradini risponde, in sintesi: «Di pubblicità si è già parlato sui libri delle scuole, per spiegare cos'è e come funziona. Ma considero diseducativo l'uso che si sarebbe fatto stavolta, per pubblicizzare questa o quella marca di yogurt. Sono rimasto choccato e bisogna che intervenga la commissione ministeriale, che visiona e approva i libri scolastici, per verificare se si è trattato di un infortunio isolato o se indica invece un cambiamento della linea editoriale». E i pubblicitari che ne pensano? Risponde Felice Lioi, direttore dell'Upa: «Non scandalizziamoci tanto. Mi pare che si stia dimenticando che anche a scuola i bambini fanno parte del mondo di oggi, per cui è naturale che vedano la pubblicità, come avviene continuamente in tv. Personalmente avrei evitato quest'uso nel libro scolastico, ma ricordiamoci anche che si può cambiare testo, che davanti a un atteggiamento negativo delle famiglie l'editore può mutar idea e la situazione si riequilibrerà fin dal prossimo anno. Ma la tendenza potrebbe rivelarsi invece buona se qualche «consiglio per gli acquisti» servirà a far diminuire il prezzo dei libri scolastici». [r, r.]