New York perde San Gennaro

New York perde San Gennaro New York perde San Gennaro // sindaco Giuliani: la mafia dietro la processione NEW YORK I devoti di San Gennaro (e con ■ loro milioni di newyorkesi) rischiano di restare orfani quest'anno della tradizionale lesta a Little Italy. L'evento, a base di bancarelle con pizze, calzoni e salsicce, processioni religiose e scommesse, preghiere e «donazioni» alla statua del santo, dovrebbe cominciare giovedì e andare avanti per undici giorni, come accade da C9 anni. Ma di colpo la cosa è stata messa in discussione. Per salvare la lesta «ci vuole un miracolo», si diverte a titolare il «New York Post» riferendosi alla liquefazione del sangue del santo, ma il problema è molto più prosaico e viene dal sindaco Rudolph Giuliani. Lui, rispolverando il suo passato di inflessibile procuratore distrettuale che riuscì a sbattere in galera tutti i capi delle «famiglie» mafiose di New York, ha posto agli organizzatori della festa un aut aut: o accettate un commissario incaricato di rivedere tutti i conti, o l'autorizzazione per la lesta non verrà d;;ta. E la «Society l'or the Feast of San Gennaro», che appunto ogni anno organizza l'evento, sta ora riflettendo sulla risposta da dare. Non ci sono margini, ha spiegato la portavoce del sindaco, Cnstyne Lategano, «se non ci sarà un commissario indipendente a controllare le transazioni finanziarie, non ci sarà festa quest'anno». E il fatto che Giuliani, in quanto italo-americano, conta molti sostenitori proprio fra coloro che si preparano a invadere Mulherry Street, nella parte Sud di Manhattan, già tutta addobbata di luminarie? Non teme il sindaco il «prezzo politico» che con una iniziativa del genere gli farà pagare? Evidentemente no, rispondono i suoi collaboratori. Lui non è come Fiorello La Guardia, il famoso sindaco del dopoguerra che alla lesta di San Gennaro misurava la sua popolarità, né come tutti gli altri politici venuti dopo, fin troppo consapevoli dell'importanza di «esserci», sia pure per distribuire sorrisi mangiando una fetta di pizza Giuliani quella festa non l'ha mai amata e in vent'anni di vita pubblica non vi ha mai partecipato perché - diceva - non gli piaceva il modo in cui veniva gestita. E ora che e sindaco ha deciso di usare il suo potere di intervento, tanto più che proprio negli ultimi giorni sono accadute nelle cose che gli hanno dato l'aggancio. La base della sua iniziativa sta infatti in un rapporto reso pubblico pochi giorni fa in cui si spiega che la geografia del potere nella Mafia di New York è cambiata; che al primo posto ormai non c'è più la famiglia Gambino, il cui capo .John Gotti è in prigione da tre anni e il cui «facente funzioni», il figlio John Gotti Jr., non è all'altezza; che lo scettro è passato alla famiglia Genovese ed al suo capo, Vincent Gigante, forte di almeno 300 «membri 'affivi»; e che proprio costui, attraverso-un suo luogotenente di nome Thomas Ccstaro, ha una forte «presa» sulle attività connesse con la Festa di San Gennaro. SITUAZIONE: la pressione atmosferica tende ad aumentare, assegnando alle condizioni meteorologiche caratteristiche di stabilità. TEMPO PREVISTO: su tutte le regioni cielo generalmente sereno o poco nuvoloso, con nubi imponenti durante il pomeriggio soprattutto in prossimità dei rilievi alpini ed appenninici. Dalla serata nubi stratiformi interesseranno il Piemonte, la Valle d Aosta e la Liguria. TEMPERATURA: in lieve aumento. VENTI: deboli tra Sud e Sud-Est sul versante occidentale; deboli nord-occidentali sulle altre regioni. MARI: generalmente poco mossi; mosso il mar Jonio. PREVISIONI PER DOMANI: sul le regioni settentrionali e sulle centrali tirreniche nuvolosità variabile, a tratti intensa, associata ad isolate precipitazioni Sulle rimanenti regioni cielo irregolarmente nuvoloso, con locali addensamenti in prossimità dei rilievi. I CONTI DELL'ONORATA SOCIETÀ' LROMA A mafia va in rosso. Forse per la prima volta nella sua storia secolare il bilancio economico dell'«onorata società» l'anno in corso è destinato a chiudersi in diminuzione rispetto all'anno precedente, con una perdita non indifferente anche per chi è abituato a guadagni facili: circa quaranta miliardi di lire al mese in meno rispetto al '94. La fosca previsione per i boss viene avanzata in un'inchiesta realizzata dal settimanale «Il Mondo», che sarà pubblicata nel numero in edicola da domani. L'indagine, condotta coi criteri abitualmente utilizzali per i bilanci aziendali, si basa anche sui libri mastri sequestrati ai boss durante le operazioni di polizia. Fa il punto sull'andamento dei conti economici di Cosa Nostra e di quelli delle organizzazioni collaterali: la 'ndrangheta calabrese, la Sacra corona unita pugliese e la camorra. L'indagine parto da una premessa: il fatturato delle attivita delle grandi organizzazio- A, * —) _J SlUfPtO .tt'i-U v:.Ji0Wi <tm «)<** THWOUtlC prima persona: a rappresentarlo c'erano Anthony Pisapia, detto Tony Watergun, pistola ad acqua, e Louis Zacchia, che fa parte della «Society». C'è tuttavia un problema, in questa iniziativa del sindaco Giuliani: il problema che a queste accuse non ha fatto seguito nessun arresto. Thomas Cestaro e tranquillamente libero, altrettanto lo sono i suoi due «rappresentanti» e altrettanto lo è Vincent Gigante, noto oltre tutto per la sua abitudine di aggirarsi nello strade del Village con la giacca del pigiama e per avere un comportamento da mezzo scemo, «per dissimularsi meglio», dicono gli investigatori. Ogni anno, il denaro che circola durante quegli undici giorni si calcola in milioni di dollari. Ogni bancarellaro paga alla «Society» ima somma, che varia a seconda della «posizione» che gli viene assegnata, ufficialmente per assicurare la pulizia della strada e il consumo di elettricità. Ebbene, pare che durante l'edizione dell'anno scorso molti di quei soldi siano finiti nelle casse della famiglia Genovese e che a decidere le posizioni dei vari bancarellari sia stato per l'appunto il luogotenente di Gigante, Thomas Cestaro, il cui quartier generale si trova in un club di Mulberry Street. Neanche lui tuttavia lavorava in E proprio questo fatto che nessuna iniziativa legale sia stata presa contro di loro rende furiosa la gente di Mulberry Street. Ieri, i negozianti e i potenziali bancarellari di quella piccola porzione rimasta di Little Italy (il resto è stato rosicchiato nel corso degli anni dai cinesi, e infatti ormai quella strada è una piccola «isola italiana» nella ben più vasta Ghinatown) non erano disposti a parlare molto. Mugugnavano aspettando gli eventi. Ma alcuni dei loro esponenti più in vista non si facevano pregare troppo. «Insomma - diceva per esempio Anne Compoccia, presidente della Camera di Commercio di Little Italy - in

Luoghi citati: Liguria, Manhattan, New York, Piemonte, Valle D Aosta