E D'Alema chiede un'Opa «Tuteliamo il risparmio»

E D'Alema chiede un'Opa «Tuteliamo il risparmio» E D'Alema chiede un'Opa «Tuteliamo il risparmio» FIRENZE. «E' possibile che prendano la Montedison senza lanciare una offerta pubblica di acquisto? Quale sarebbe la tutela dei piccoli risparmiatori? Credo che della vicenda debba occuparsene l'autorità di controllo». A porre queste domande è stato il segretario del pds, Massimo D Alema, intervistato, nell'ambito della Festa dell'Unità di Firenze, dal giornalista Paolo Franchi. Su Supergemina - ha spiegato D'Alema - «io sono cauto e preoccupato». «Cauto perché quello che mi interessa di più è sapere quale sarà la politica industriale, cosa faranno questi signori della chimica italiana, che è stata, per tanti anni, luogo di scorribande. Preoccupato perché, ancora una volta, siamo di fronte ad una operazione che rinvia ai soliti protagonisti». «In Gran Bretagna - ha proseguito - il 95% delle società ha la struttura della public company, in Italia il 95% è controllato da famiglie che esercitano il controllo non con il denaro proprio, ma con quello dei risparmiatori, drenato dalle banche». Inoltre, «non è accettabile che il Corriere, la Gazzetta ed il Messaggero facciano capo ad un gruppo del quale fa parte una famiglia che è anche proprietaria della Stampa. Altrimenti diventa difficile sostenere che Berlusconi ha troppe reti televisive». «Io non voglio criminalizzare Mediobanca: Cuccia non è Belzebù. Ma il vero difetto - ha concluso D'Alema è che c'è una sola Mediobanca, mentre ce ne dovrebbero essere tre: e questo è inaccettabile perché diventa un centro di potere». [Agi) v

Persone citate: Berlusconi, Cuccia, D'alema, Massimo D Alema, Paolo Franchi

Luoghi citati: Firenze, Gran Bretagna, Italia