«Il brindisi come un film»

«Il brindisi come un film» INTERVISTA IL REGISTA CARLO «Il brindisi come un film» «Grandi risate tra vip veri e falsi» ROMA I ITALIA in vacanza c Italia m sotto la neve, Italia bloccata sulle strade ghiacciate e Italia al solo dei Tropici. A Capodanno il Belpaese si divide, per volontà o per cause di l'orza maggiore, ma resta comunque unito dall'imperativo della festa. Carlo Vanzina, regista del film campione d'incassi di questo Natale e grande raccontatore, insieme con il fratello Enrico, delle manie nazionali di fine secolo, lo descrive cosi: «La caratteristica dell'italiano è soprattutto quella di restare uguale, naturalmente cambiando sempre, nel tentativo disperato di star dietro alle mode, di non farsi superare dal vicino, di acquisire nel minor tempo possibile gli oggetti che fanno status symbol. L'italiano vuole sopra ogni cosa apparire e, se raggiunge l'obiettivo, la soddisfazione maggiore sta nel far morire d'invidia chi gli sta vicino». E qual è il luogo ideale per celebrare il culto dell'apparenza? Naturalmente la vacanza, dice Vanzina: «E' allora elicgli atteggiamenti si esasperano e diventano plateau', è 11 che il gusto per l'esibizione si scatena». E quindi via con la macchina nuova, con il cellulare ultimo modello, con l'abbigliamento più vistoso. A Cortina, dove Carlo Vanzina si riposa con famiglia, lo show dell'apparenza tocca il suo apice: «11 massimo - racconta - è fare le "vasche" nel corso principale, lanciando a voce alta frasi tipo "l'anno prossimo ce ne andiamo ai Caraibi"». Per strada i vip, come quelli che l'altra sera, insieme con Vanzina, Gerard Depardieu. Alba Parietti, Christian De Sica, hanno festeggiato il compleanno di Paolo Villaggio, si mescolano con i «nip», «not important persomi, riconoscibili a un primo sguardo perché generalmente «abbondano in piume sui cappelli e pellami vari». Naturalmente il telefonino non manca mai: «E' l'ultimo modello, quello minuscolo, solo che maneggiarlo con i guantoni di pelle è complicato: spesso cade, oppure si perde. Comunque viene usato sempre per conversazioni assolutamente superflue, solo quando non ce n'è bisogno. L'uso spropositato del telefonino è una particolarità italiana: in nessun altro Paese se ne vedono tanti». Ma a renderò più avventuroso degli altri quest'ultimo Capodanno ci si è messa la straordinaria ondata di freddo «Gli italiani ai Caraibi saranno tutti felicissimi - osserva Vanzina -: non c'è soddisfazione più grande del sapere che gli altri, quelli rimasti a casa, se la devono vedere con il gelo». E il disagio è un altro bel banco di prova, un'altra occasione per dare il peggio di sé. Che farebbero Massimo Boldi e Christian De Sica, due attori scelti spesso da Vanzina per rappresentare l'italiano medio, bloccati sull'autostrada gelata? «Prima di tutto troverebbero il modo di litigare - risponde il regista -, Il nervosismo li unirebbe solo nella prima fase, poi verrebbero fuori i diversi caratteri: il "nordico" Boldi proverebbe a comportarsi da cittadino modello, tranquillo e disciplinato, fino al momento in cui non perde le staffe in maniera plateale. Il romano De Sica cercherebbe le scappatoie, magari riuscirebbe a trovare un passaggio sul camion di un macellaio che lascerebbe l'autostrada per imboccare una bella via consolare, una di quelle che di si¬ curo portano a Roma». Altro «aplomb» quello dell'intellettuale che. secondo Vanzina, resta calmissimo davanti all'avversità o dall'avventura trac spunto per elevate considerazioni sociologiche «formulate ovviamente nella quiete della propria casa di vacanza». Scontata, invece, l'uscita di scena del vip danaroso che abbandona il blocco stradale a bordo dell'elicottero privato. I mene interessanti, secondo il regista che ha in mente un «Vacanze 2000,», seguito del fortunatissimi- «Vacanze di Natale», sono ì politici (Quelli di oggi tendono a nascondersi e poi magari fare carne di porco» Diverso il discorso per Di Pietro: «Lui no, lui cerca il bagno di folla, ogni modo è buono per ricordare che lui sta dalla parte della gente comune». A tutti questi incorreggibili italiani Carlo Vanzina da il suo consiglio per il nuovo anno «Essere meno invidiosi e fare come diceva Voltaire: coltivare il proprio giar dino, senza stare sempre guardare che cosa tanno gli altri. Fulvia Caurara «A Cortina si passeggia per esibirsi con il cellulare ultimo tipo» «Ci si preoccupa solo di fare morire di invidia gli amici» Martedì 31 Dicem«Ci sisolo morigli am Carlo Vanzina regista dei film campioni d'incasso a Natale e il (rateilo Enrico produttore

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