Giulivi la ricetta per il Piemonte

Girone A Il presidente dei Dilettanti parla di dopo-Fusco, pay per view e play off Giulivi; la ricetta per il Piemonte «Voglio un Comitato aperto e trasparente» TORINO. Si volto pagina Niente più candidati autonomi alla presidenza del Comitato regionale dilettanti (e magari, come nell'era Fusco un «presidente» già designato o comunque un «delfino» indicato dallo stesso vertice): d'ora in avanti U «navigatore» del calcio piemontese sarà scelto da un gruppo di saggi. Come se avesse la ramazza cu saggina in mano. Elio Giulivi, presidente della Lega dilettanti e attuale commissario straordinario del Comitato piemontese, spazza via la polvere del passato e apre le porte al nuovo corso. «Un presidente scelto sul serio dalle società e dialogo con i club» ecco i primi obiettivi che Giulivi si impone di centrare durante il suo mandato «prò tempore». A illustrare il disegno è lui stesso, raggiunto al telefonino mentre sta rientrando nel suo casale in un'Umbria ancora più bella sotto la neve. Presidente, che situazione ha trovato in Piemonte? «Sotto l'aspetto societario positiva oltre ogni aspettativa. Ho visto da parte dei dirigenti un grande attaccamento al Comitato e tanta voglia di fare bene a tutti i livelli. C'è molto fermento anche attorno al settore giovanile, che è un po' la nostra base di partenza. Questo non può che farmi piacere». E al Comitato? «Tutti sappiamo cosa è accaduto. Tra l'altro la vertenza non è ancora conclusa visto che c'è in atto un ricorso del Presidente Fusco nei confronti della Corte Federale. Non sappiamo, quindi ancora se verrà invalidata definitivamente la passata elezione del Presidente e del Consiglio direttivo». Ma lei si sta già muovendo in questo senso... «Come commissario mi sto attivando per conoscere a fondo la realtà piemontese. Ho già fatto due riunioni distinte con i club di Torino e provincia e sono molto soddisfatto. Le società hanno 'capilo qual è il loro vero ruolo nel Comitato. Dopo le feste di fine d'anno riprenderò i contatti incontrando gli altri club, provincia per provincia». Presidente, nell'era Fusco il Comitato era un palazzo di specchi lassù sulla monta¬ ci quasi irraggiungibi- «Mi sono bastate le due assemblo per rendermene conto. Il passato è passato e non mi va di rivangare alcuni aspetti. Bisogna voltare pagina. Proprio per questo ho insistito molto che il presidente e il Consiglio del Comitato debbano essere espressione del volere delle società. In tanti nelle due riunioni hanno manifestato le difficoltà di avere dei rapporti costruttivi col Comitato. Io invece per esperienza sostengo che migliori sono i rapporti interpersonali e interfunzionali e meglio si affrontano e risolvono i problemi». Quindi come intende agire? «Chiederò alle società di eleggere, provincia per provincia, il presidente del Comitato di zona e un loro rappresentante a Torino. Tutte insieme queste 18-19 persone formeranno un direttivo che al suo interno sceglierà il presidente del Comitato». I primi passi da compiere sul piano pratico? «Ricostituire un rapporto di credibilità con i club: sono le fondamenta su cui costeuire il futuro. Intanto grazie a queste assemblee zona per zona mi sto facendo un'idea della situazione piemontese. E questo mi serve molto. Poi dopo la nomina del Consiglio direttivo stileremo insieme una scaletta di interventi prioritari. Quindi, nominato il presidente, daremo un indirizzo pre¬ ciso a un Comitato, che, ripeto, dovrà sempre tenere le porte aperte». Presidente, veniamo al calcio giocato e alla pay per wiew che sta portando via spettatori ai club dilettantistici. Non sarebbe il caso di anticipare i match al sabato? «Due anni fa ero stato un precursore con le partite del Cnd al sabato. Purtroppo il Centro Sud e il Veneto hanno osteggiato il proseguimento di questo esperimento. Il problema si risolverà presto perchè i grandi club di A vogliono giocare di sabato e appena il Totocalcio si sarà attrezzato, lo faranno. Per il momento però dobbiamo soffrire». Intanto ai dilettanti vanno sì e no le briciole della grande torta della pay per wiew? «Ho già chiesto a Nizzola un incontro: al pari della C anche noi abbiamo diritto a maggiori contributi». Presidente da quando ci sono i tre punti molti gironi sono già decisi alla fine dell'andata. Perchè non introdurre i play off in tutte le categorie dei dilettanti? «Anche questa è un'idea allo studio e che vale la pena di praticare. Stiamo vedendo di cambiare i rapporti promozione-retrocessione. Ma questo deve essere a livello nazionale». Roberto Eynard Elio Giulivi, presidente della Lega dilettanti, è l'attuale commissario straordinario del Comitato piemontese «Mi sto attivando per conoscere a fondo la realtà piemontese. Ho già fatto riunioni distinte con i club di Torino e sono molto soddisfatto. Dopo le feste, mi attiverò per incontrare gli altri club, provincia per provincia»

Persone citate: Elio Giulivi, Fusco, Giulivi, Nizzola, Roberto Eynard

Luoghi citati: Piemonte, Torino, Umbria, Veneto