Hodgson non sono Sacchi e riprenderò il primato

Hodgson: non sono Sacchi e riprenderò il primato intir Il tecnico rilancia la sfida alla capolista Hodgson: non sono Sacchi e riprenderò il primato MILANO. Roy Hodgson è pronto a rilanciare la sfida scudetto: «La Juve non l'ha ancora vinto e io sono più ottimista di Sacchi: per lui 8 punti di ritardo sono troppi, per me i 7 che ci separano dalla vetta non sono incolmabili. Ci sono ancora 60 punti a disposizione, è presto per arrendersi. La Juve è stata protagonista di un grande dicembre, ma non è detto che possa ripetersi agli stessi livello anche a gennaio». Vacanza lunga, ma l'Inter è la squadra che ha giocato più di tutti dal luglio scorso e Hodgson si è detto convinto di poter recu- Erare il tempo perso coni 10 al lamenti già programmati nei prossimi sei giorni. In quanto ai tifosi scontenti e alla lettera di protesta fatta pubblicare su un quotidiano milanese, dichiara: «Mi dispiace che sia accaduto un fatto del genere. I tifosi hanno ragione di essere delusi, ma soltanto per la sconfitta subita dall'Inter con la Samp. La prima parte della stagione non e stata così negativa come sostengono. Non è facile accontentare tutti: sono certo che alcuni mi contestano perché non faccio giocare i loro beniamini. Comunque sia chiaro: non cambio moduli e tattiche. Vado avanti così. E non dite che ero abbattuto alla festa di Natale a casa del presidente dopo il pareggio con la Reggiana: chi ve lo ha raccontato? Mi spiate? Sono tranquillissimo e con Moratti non ci sono problemi. Quello che il presidente dice a voi è diverso da quello che dice a me che lo sento tutti i giorni. Anche lui è fiducioso». Hodgson chiede aiuto ai numeri: l'Inter finora ha perso solo due gare ufficiali su 25 e in precampionato 1 su 11. «Inoltre - aggiunge - siamo l'unica formazione italiana ancora in lizza su tre fronti: campionato, Coppa Italia e Coppa Uefa, tre traguardi alla nostra portata». La ripresa è iniziata con una doppia seduta di allenamento. Così sino a venerdì, fatta eccezione per la giornata di Capodanno: mattina di riposo. Tutti presenti, compreso Zamorano che è stato in Cile per passare il Natale con la madre, e Tarantino che può finalmente lavorare con gli altri dopo l'intervento al tendine d'Achille. Zanetti era triste e amareggiato: il giorno di Natale, mentre era a Roma per festeggiare con Chamot e Ayala, ha avuto la casa di Maslianico messa a soqquadro dai ladri che gli hanno rubato un orologio di valore e gioielli di famiglia. Nino Sornioni

Luoghi citati: Cile, Italia, Maslianico, Milano, Roma