Classifica tv di sesso e violenza di Franco Pantarelli

Classifica tv di sesso e violenza Protestano le emittenti, ma forse questa sarà una nuova tendenza mondiale Classifica tv di sesso e violenza L'America potrà vietare iprogrammi ai minori NEW YORK. A partire da gennaio i programmi televisivi americani sarano «classificati» in base al tasso di violenza, sesso e parolacce che conterranno e l'indicazione della loro «categorìa» apparirà sullo schermo prima dell'inizio della trasmissione. Se sarà preceduto da una G, vorrà dire che il programma va bene per tutti; se l'indicazione sarà PG (che sta per «parental guidance») vorrà dire che una certa cautela viene consigliata; un PG -14 starà a indicare un «forte suggerimento» a tenere lontani da quel programma i minori di 14 anni e una M dirà che è bene che quelle cose le vedano solo degli spettatori «maturi». Dall'obbligo dell'«avvertimento» sono esclusi i telegiornali e le trasmissioni sportive. E' la stessa classificazione esistente per i film, ma in questo caso sarà ogni emittente televisiva, su una specie di «base volontaria», a classificare i propri programmi, mentre nel caso dei film il compito spetta a una commissione indipendente, o supposta tale, da quelli che li producono. Le compagnie televisive si sono già lamentate per il fatto che sulle loro spalle si abbatterà un lavoro enorme. Fra network nazionali, tv locali e emittenti via cavo - spiegano loro trasmettono per circa 2000 ore al giorno, cioè l'equivalente di 1000 film, una quantità che gli studi di Hollywood, malgrado la celebrata potenza, non raggiungono neppure in un anno. Ma la loro è rimasta per l'appunto una lamentela, perché comunque considerano l'alternativa a questa iniziativa «volontaria» - e cioè l'intervento diretto del governo, peraltro non ancora scongiurato - infinitamente peggiore. L'amministrazione Clinton, infatti, tempo fa ha accolto le proteste di varie organizzazioni contro i pro- Sramini televisivi violenti e ha eciso di fare «qualcosa». Ma siccome il Presidente voleva apparire più «liberal» del suo concorrente repubblicano Robert Dole (che in piena campagna elettorale aveva minacciato fuoco e fiamme in nome dei «valori della famiglia»), escogitò una «esortazione» alle compagnie televisive ad affrontare loro stesse il problema, facendo comunque presente che se nulla fosse accaduto sarebbe intervenuto lui. In sostanza il suo messaggio, lanciato attraverso il ministro della Giustizia Janet Reno, fu: o ci pensate voi o ci pensiamo noi. La risposta delle compagnie televisive è stata: preferiamo pensarci noi, ed ecco cosi arrivare questa classificazione volontaria, che oltre tutto potrà presto avvalersi di un forte «supporto» tecnologico. Entro un anno o poco più, infatti, sarà possibile applicare ai televisori un aggeggio al Suale potrà essere comandato i oscurare automaticamente tutti i programmi che rientrano in una certa categorìa. I genitori, così, non dovranno neanche prendersi la briga di verificare la lettera dell alfabeto e, nel caso in cui sia «pericolosa», spegnere il televisore, ma dovranno semplicemente «regolare» il nuovo aggeggio. Il loro rapporto con i figli non ci guadagnerà molto, ma la moralità dei bambini sarà salva. Qualche settimana fa il Presidente aveva dato una specie di via libera al nuovo sistema, dicendo che per decidere se va bene o se ha bisogno di cambiamenti, come molti suoi crìtici sostengono, sarà bene aspettare almeno una decina di mesi. Franco Pantarelli

Persone citate: Clinton, Janet Reno, Robert Dole

Luoghi citati: America, Hollywood, New York