De Laurentiis non ci fermerà
«Non possiamo parlare di Palermo senza usare il dialetto» «Non possiamo parlare di Palermo senza usare il dialetto» Pe laurentiis non a fermerà Cipri & Moresco contro il produttore TAORMINA. Si conclude con una polemica la parentesi cinematografica eli Taormina Arte '96 (il nuovo appuntamento è per l'ultima settimana di luglio '97), quella dei registi Cipri e Marasco che si sono visti bloccare il loro secondo film. Nella serata finale è stato presentato il documentario cA memoria» della coppia palermitana Cipri & Marasco (solo quest'ultimo era presente), la cui notorietà esplose al cinema con la loro scioccante opera prima «Lo zio di Brooklyn». Accompagnato dalle improvvisazioni musicali dal vivo di Steve Lacy, il documentario, senza parlato, racconta nello stile dei due fantasiosi autori siciliani il furto, avvenuto in una chiesa, dell'unico occhio di San Polifonie, un'opera che la critica già ebbe occasione di apprezzare qualche mese fa alla rassegna Rimini Cinema. Adesso la celebre coppia che ha inventato «Cinico tv» di Raitre sta preparando un nuovo programma televisivo sulla poesia che dovrebbe partire in febbraio su Raidue. E il nuovo film «Viva Palermo e Santa Rosalia»? Moresco si agita: «Continua ad essere un mistero. Dopo la nostra protesta contro il produttore Aurelio De Laurentiis (resa pubblica alla fine di novembre) poiché non voleva che utilizzassimo per questo nostro secondo film attori non professionisti, così come non dovevamo girarlo in bianco e nero né fare parlar:' gii interpreti in dialetto siciliano,. .011 c'è stata nessuna risposta né a noi, né al nostro legale. Come si può fare un film su Palermo e Santa Rosalia vietando agli attori di parlare in dialetto? E' una evidente provocazione. Ma per noi è molto importante questo film. De Laurentiis, invece, ci boicotta approfittando del fatto che siamo sotto contratto con lui. Tra l'altro si era impegnato con noi perché il film fosse realizzato in tempo per partecipare al prossimo Festival di Cannes. Adesso questa occasione è ormai saltata. Noi vorremmo che De Laurentiis ci lasciasse liberi, perché ci sono parecchi altri produttori disposti a finanziarci, ma lui non ha nessun'intenzione di accettare questa logica perché se ne frega degli autori. Noi al progetto "Viva Palermo e Santa Rosalia" teniamo molto e non abbiamo nessuna intenzione di rinunciarci perché questo film va a chiudere il discorso iniziato con "Lo zio di Brooklyn". Non sarà certamente Aurelio De Laurentiis a fermarci». A conclusione del convegno cinematografico è stato reso noto ieri mattina l'appello fatto pervenire a Taormina Arte dalla Compagnia teatrale della Fortezza del Carcere di Volterra, che in seguito alle recentissime disposizioni dell'Amministrazione Penitenziaria (prese per il mancato rientro in carcere di due attori-detenuti) non potrà il 4 gennaio ricevere nella città siciliana il Premio Europa per il Teatro attribuitogli dall'Unione Europea e rappresentare, come era in programma, «I negri» di Jean Genet. «La possibilità del non rientro di un detenuto alla scadenza del permesso sostengono gli attori di Volterra - ricorre e si verifica in egual misura nel caso in cui egli esca in permesso per fare il teatro 0 nel caso in cui il detenuto utilizzi il permesso per rientrare in famiglia. Non è il teatro che fa uscire i detenuti: sono i detenuti che regalano alcuni giorni dei propri permessi personali al teatro». Quest'anno la giuria internazionale composta da critici di prosa ha infatti assegnato ex aequo il riconoscimento europeo per le nuove realtà teatrali (20 mila Ecu) alla Compagnia della Fortezza di Volterra diretta da Armando Punzo per il complesso dell'attività e al Theatre de Compiiate di Londra. Il riconoscimento più prestigioso della quinta edizione del Premio Europa Teatro (60 mila Ecu) l'ha vinto Robert Wilson. Nell'appello giunto dal carcere toscano si sottolinea che dal 23 dicembre l'Amministrazione Penitenziaria ha sospeso tutte le attività artistiche rieducative dei detenuti ed ha vietato l'ingresso al carcere al regista della compagnia teatrale, Armando Punzo. Le Regioni Toscana e Sicilia hanno sollecitato l'intervento del ministro della Giustizia Giovanni Maria Flick e del vicepresidente del Consiglio Veltroni. Ernesto Baldo Detenuti-attori Appello a Flick A sinistra il regista Marasco. Sotto Bob Wilson, vincitore
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