«L'Euro travolgerà l'Europa»

Anche Wilhelm Hankel, consulente della Banca mondiale, lancia l'allarme Anche Wilhelm Hankel, consulente della Banca mondiale, lancia l'allarme «I/Euro travolgerà l'Europa» In Germania economisti e Spd all'attacco BONN. L'Euro è «un'avventura monetaria» die arriva troppo presto e rischia di «mandare in frantumi» un continente «non ancora maturo» per la moneta unica. All'indomani delle raccomandazioni - rinnovate, ma consuete della Bundesbank affinché l'avvio dell'Unione economica e monetaria avvenga soltanto in condizioni di assoluta «slabilità» e mentre dai vertici dell'Spd arrivano minacce di veto contro l'Urne, uno dei più autorevoli avversari tedeschi dell'Unione - il professor Wilhelm Hankcl, consulente della Banca mondiale - lancia un allarme che non mancherà di avere conseguenze anche psicologiche, in un Paese nel quale la maggioranza della popolazione avverte l'abbandono del marco come un'avventura a rischio. Dalle colonne della Welt am Sontag, Hankel elenca gli svantaggi e i rischi - economici ma anche politici e sociali - di un avvio dell'Unione monetaria secondo il calendario di Maastricht, il primo gennaio del '99. Passare all'Euro senza che le COSE1 lHil QUDisavcmopubAUSTRIA B indispensabili condizioni di stabilità siano garantite, avverte Hankel (secondo il quale non potranno esserlo), sarà un azzardo per la stessa integrazione politica d'Europa: i singoli Paesi adotteranno la stessa moneta ma conserveranno strutture di prezzi diverse, con una sfasatura cht, «porterà numerose imprese al fallimento». Bisognerà dunque organizzare meccanismi di riequiiibrio, senza i quali «in Europa si assisterà a prove di forza devastanti»: «L'Unione monetaria non provo¬ cherà maggiore coesione fra i singo li Paesi, ma lacererà l'Europa». L'Urne, inoltre, non aiuterà a risolvere il problema più grave dei Quindici in questi anni di cambiamenti e sfide tumultuose, la disoccupazione. Al contrario: «Con l'Euro ce la troveremo seriamente di fronte. Oggi si discute soltanto se la moneta unica sarà stabile o no, mentre la domanda è: l'Europa diventerà un deserto socio-politico?». Secondo Hankel, la moneta europea non servirà neppure a scongiurare i pericoli legati alla globalizzazione dell'economia, a rispondere con armi più affilate alla sfida dei Paesi emergenti. Al contrario, la Germania corre «il grosso rischio di perdere mercati importanti e nuove tecnologie». L'errore è quello di «concertarsi troppo sui nostri vicini» con i principali dei quali «esiste già un'unione monetaria di fatto» mentre «la musica vera suona sui mercati di Asia, Europa orientale e Terzo mondo, dove americani e giapponesi sono impegnati in una LLO battaglia corpo a corpo». Infine, il rischio di un collasso economico provocato da una massiccia fuga di capitali, nel caso la nuova moneta non offra sufficienti garanzie di stabilità: per l'Euro, significherebbe il precipizio della svalutazione nei confronti delle moneterifugio: dollaro, franco svizzero, yen. Molta cautela, dunque: neanche il patto di stabilità propugnato dal ministro Waigel - «un vero atto di sfiducia nei confronti dei partner» • basterà a evitare i pericoli. Al contrario, «con il metodo Waigel l'Europa rischia di precipitare in una crisi simile a quella del '30». Meglio rinviare l'Urne, come toma a chiedere il responsabile economico dell'Spd, Schroeder, che in un'intervista minaccia il veto del suo partito, quando il Bundesrat dovrà dare il via definitivo all'Unione: a causa delle profonde differenze fra le economie dei singoli Paesi «l'Urne potrebbe costare troppo cara alla Germania». Emanuele Novizio SVEZIA

Persone citate: Schroeder, Sontag, Waigel, Wilhelm Hankel