Algeria ventotto sgozzati e decapitati

Una bomba ferisce 50 persone in un caffè della capitale, è la terza in una settimana Una bomba ferisce 50 persone in un caffè della capitale, è la terza in una settimana Algeria, ventotto sgozzati e decapitati /fondamentalisti islamici fanno strage in un villaggio ALGERI. Gli integralisti islamici si sono nuovamente scatenati in Algeria con un massacro di oppositori e un'auto-bomba che solo per caso non ha fatto un'altra strage. Nell'episodio più truculento, 1 altra notte 28 persone sono state sgozzate e decapitate a Ain Defla nei pressi di Dhamnia. località a circa 145 km SudEst di Algeri. L'agenzia di stampa algerina Aps riferisce che il commando integralista è entrato nel villaggio poco dopo mezzanotte, affermando di appartenere al Già (Gruppo islamico armato), il gruppo più violento dell'integralismo islamico algerino. Nel giro di due ore i fondamentalisti hanno sgozzato e decapitato 28 persone con lunghi coltelli e asce, tagliando anche le linee telefoniche, per poi fuggire nella notte. Le vittime erano accusate di essere simpatizzanti del governo e comunque troppo tiepide verso la fede islamica per la quale gli uomini del Già sostengono di battersi. In un altro episodio, l'esplosione di un ordigno in un caffè del quartiere el-Harach di Algeri ha provocato ieri mattina almeno una ventina di feriti (secondo le fonti ufficiali, mentre testimoni e fonti ospedaliere elevano la cifra a cinquantatré). Il pacchetto-bomba è esploso alle 10,30 nel locale, a quell'ora molto affollato, provocando gravi danni. Nell'ultima settimana si sono registrati una quindicina di morti in attentati attributi al Gruppo islamico armato. Gli attentati di ieri seguono di 24 ore l'auto-bomba esplosa davanti a un caffè a Eucaliytus, alla periferia sudorientale di Algeri. Tra i dodici feriti c'è una bambina di due anni Lo ha riferito la stampa algerina in quan to l'attentato non è stato reso noto ufficialmente. Il quotidiano «El Watan» ha riferito che un'altra bomba è esplosa l'altroieri in una panetteria dello stesso quartiere: il bilancio è di sette feriti in modo leggero. Giovedì un'auto-bomba a Hussei-Dey (periferia orientale) aveva provocato la morte di dieci persone e 68 feriti. Lunedì, sempre un'autobomba aveva fatto quattro morti e una ventina di feriti nel centro della capitale, a piazza Emir Abdelkader, prendendo a bersaglio un bar dove si raccoglie la gioventù più occidentalizzata e dunque invisa agli integralisti. Sono almeno 200 i civili assassinati in Algeria dall'inizio di novembre secondo un bilancio provvisorio stilato sulla base dei comunicati ufficiali e delle testimonianze raccolte dai mezzi di informazione Queste operazioni vengono attribuite per 10 più al Già, ma sono inoltre attivi altri gruppi minori. Allargando la visuale agli ultimi anni, sono circa 60 mila le persone rimaste uccise in Algeria da quando nel 1992 le autorità hanno cancellato il secondo turno delle elezioni generali che 11 Fis (Fronte islamico di salvez- za) riteneva di vincere. Gli integralisti avevano prevalso nel primo turno, ma una giunta militare ha esautorato il governo guidato fin dall'indipendenza dal Fronte di liberazione nazionale e ha assunto direttamente la guida del Paese conducendo una lotta senza quartiere ai fondamentalisti. Peraltro, la giunta ha cercato anche di venire incontro ai ribelli facendo ampie concessioni in tema di islamizzatone dello Stato e della società. Proseguono, intanto, le attività di intimidazione: volantini e manifesti sono stati affìssi in tutta Algeri, nella Casbah e nei quartieri periferici, con minac¬ ce nei confronti delle donne che non indossano il velo per uscire e per gli uomini che non hanno una «tenuta corretta». Secondo testimoni, i manifesti vengono affìssi la notte o la mattina presto per essere poi sistematicamente strappati durante la giornata dalla polizia. E la notte si ricomincia.[Agi-Ansa) I terroristi armati di coltelli e asce attaccano nella notte il centro di Ain Defla Proclamano: «Siamo del Già» Poi massacrano i sostenitori del governo

Luoghi citati: Algeri, Algeria