Izetbegovic si inchina a Tito

Izetbegovic si inchina a Tito Izetbegovic si inchina a Tito «Granpolitico»per il leader bosniaco SARAJEVO. «Quelli che hanno conosciuto Tito dicono che non è stato un grande stratega, ma nessuno nega che sia stato un grande politico, probabilmente uno dei più grandi in queste zone nel ventesimo secolo». Lo afferma il presidente della presidenza collegiale bosniaca, Alija Izetbegovic, in una intervista pubblicata ieri dal giornale di Sarajevo «Dnevni avaz» («Voce quotidiana»). Dopo aver ricordato di non aver mai «nascosto una certa simpatia» nei confronti del leader jugoslavo morto nel 1980, Izetbegovic ammette che la sua valutazione «può apparire contraddittoria» con il fatto che dopo la scomparsa di Tito «la Jugoslavia si sia sfasciata. Ma - puntualizza - io non credo che sia colpa sua. L'egemonia dei serbi, geneticamente incorporata nelle fondamenta della Jugoslavia, portava il seme della discordia. Tito ha combattuto sinceramente contro questa egemonia, ma ha perso la sua battaglia». «E' vero - prosegue il membro musulmano della presidenza collegiale - che non mi è mai piaciuta la sua ideologia, il suo modo di vivere, le sue Brioni (le due isolette dell'Istria dove Tito aveva le sue residenze estive, ora «ereditate» dal presidente croato Franjo Tudjman, ndr), le sue ville, ma sentivo - e penso di non essermi sbagliato - che non è stato un uomo cattivo. Non è mai stato un vile. Era un comunista ma non è slato un bolscevico». «In un sistema ideologicamcn te sbagliato Tito ha portato qualcosa di umano e di sopportabile. La parte buona della Jugoslavia eri generata in gran parte dalla ...ia figura, la parte cattiva derivava dalla sua ideologia o era semplicemente un fatto ereditario», conclude Izetbegovic. Sotto il regime comunista Izetbegovic finì in carcere due volte, nel 1946 come membro di un gruppo extraparlamentare nazional-religioso e anticomunista, e nel 1983 dopo aver diffuso la «dichiarazione islamica» nella quale auspicava la creazione di uno stato fondato sulla «sharia» (legge coranica). Nella prima occasione fu condannato a tre anni e nella seconda a 14 anni, ma fu graziato e ne scontò solo cinque. Un anno prima dell'inizio della guerra nella ex Jugoslavia, nel 1990, il leader musulmano fondò il partito di Azione Democratica (Sda, nazionalista), che ha vinto le elezioni politiche in Bosnia nello scorso settembre. (Ansa] Il presidente bosniaco Izetbegovic

Persone citate: Alija Izetbegovic, Brioni, Franjo Tudjman, Izetbegovic

Luoghi citati: Istria, Jugoslavia, Sarajevo