Per il Palazzo un Capodanno ai Tropici di Antonella Rampino

Per il Palano mi Capodanno ai Tropici Per il Palano mi Capodanno ai Tropici Ma D'Alema porta ifigli a Eurodisney e Prodi resta a casa IL CASO LE VACANZE PROMA IU' luce, più luce. La politica si fa buia, e il politico se ne va al sole. Come nei desideri dell'italiano medio, la classe affluente, per Capodanno, vola al tropico. Non tutta per la verità. Massimo D'Alema, che è classe dirigente alla ricerca del ceto medio perduto, porta i figli ad Eurodisney: se ne stupisce, raccontandolo, Paolo Bonaiuti, che sarebbe poi il portavoce di Silvio Berlusconi. E in effetti, nei sobborghi di Parigi, e la versione al di qua dell'Atlantico del sogno disneyano. Romano Prodi ha trascorso il Natale in famiglia, tra il matrimonio da seicento invitati di un nipote e l'influenza che lo affligge. E che quasi certamente lo terra per Capodanno a casa, a Bo- logna, dopo il msh finale per il decretone finanziario. Berlusconi invece, già il 28, e non senza aver dato i voti all'Ulivo in una lunga intervista al Cornere, ha annunciato «vado ai Caraibi». Ma niente bermuda alle Bermuda, niente Galliani, Confalonieri e compagnia in calzoncini corti, come in passato. Niente jogging con i collaboratori più stretti. Nessun rischio di fotografi nelle vicinanze, Ariosto o paparazzi che siano. No: casa in affìtto, località isolaiissima a sole 9 ore di fuso orario dal Palazzo. Il posto prescelto, suggerisce una gola profonda, si chiama Manzanillo. «In Sud America» sentenzia Emilio Fede, che già, travestito da Babbo Natale in un apposito siparietto del suo Uggì, ha annunciato alla nazione: «Il Cavaliere è in vacanza, adesso ci vado anch'io». «E' in Messico» fa sapere un altro berlusconiano doc. Sua emittenza, con moglie e pargoli steineriani al seguito, potrebbe essere nello Stato di Guadalaiara, a vedere il passaggio delle balene, sommo snobismo e ultima, non ultimissima, voga dei vacanzieri cittadini del mondo. Già: ma di questa stagione, le balene da Manzanillo non si vedono. Potrebbe allora essere sull'isola di Manzanillo, canale di Panama, comune di Colon: un po' plebeo, con scenografia pre-industriale. Oppure, un brivido percorre l'atlante geografico, un brivido che spiegherebbe tanto mistero così gelosamente custodito dalla segretaria Marinella, dal portavoce Bonaiuti, cì.e giornalmente inviano a Berlusconi i fax con le ultime notizie dall'Italia, potrebbe trattarsi di Manzanillo sull'isola di Cuba. Il regno di Fidel Castro e, per questa fine d'anno, di Fausto Bertinotti. Ma potrebbe, infine, trattarsi di Manzanilla Bay, una sconfinata spiaggia, la più bella, sull'isola di Trinidad: Caraibi pie¬ ni, isolata da tutto e da tutti, si raggiunge solo in barca, o in auto, inseguiti dall'acqua, quando c'è la bassa marea. Quello che è certo, invece, è che Lamberto Dini ha preso un aereo per Miami. E' in Florida anche Donatella Pecci Blunt, l'amica che a Lamberto ha presentato la sua attuale moglie Donatella Zingone. Da Miami, Dini veleggerà verso i Caraibi, e si sa che le sue isole preferite sono Turks and Caicos. «Ho l'impressione che tra non molto l'enigma Dini si scioglierà», aveva detto Berlusconi al Corriere che chiedeva se si stesse preparando un grande centro. E il Cavaliere, che si era convinto ad entrare in politica dopo una chiacchierata sul bagnasciuga con Ross Perot, suo vicino di casa alle Bermuda, il Cavaliere che aveva abbracciato Bossi in Costa Smeralda, potrebbe varare, chissà, il Grande Centro con Dini proprio lì, dalle parti del Centro America. Lì, dove il sole sembra sia il miglior consigliere del leader di Forza Italia. Lì, dove un posto al sole non si nega a nessuno. E tantomeno ai delusi dell'Ulivo. Come finirà, lo sapremo presto. Basterà aspettare l'alba del 1997. Sempre che, se l'abbraccio solare Berlusconi-Dini dovesse veramente avvenire, non se ne accorga per tempo Fausto Bertinotti. Il quale ha programmato, dopo la settimana con Fidel, una vacanza culturale nel Chiapas, terra messicana di lotta. Antonella Rampino Lamberto Dini