L'Europa nella morsa del gelo di Gabriele Beccaria

l'Europa nella morsa del gelo l'Europa nella morsa del gelo Quarantadue le vittime, l'Italia va sotto zero ROMA. E' stato un venerdì bianco, bianchissimo di neve, e sferzato dal gelo: il colpevole numero uno - puntano il dito i meteorologi - è il maledetto «Burian», il vento siberiano che sta facendo rabbrividire non solo l'Italia ma buona parte dell'Europa. E con i brividi arrivano le vittime: se nelle Marche un diciottenne è morto uscendo di strada a causa delle pessime condizioni del tempo, il crollo delle temperature ha ucciso 5 persone in Russia. 8 in Polonia, 4 in Bulgaria, 20 in Romania, 5 in Francia. E da noi come altrove il maltempo non finirà tanto presto: a Livigno, in Valtellina, sono stati toccati i -30, mentre in molte città si registrano altrettanti record Meno otto a Treviso. -6 a Bologna, -5 a Potenza, -1 a Roma e 0 a Napoli. E' andata comunque bene ai 74 sciatori che in Aito Adige sono stati soccorsi a più riprese ieri, perché rimasti feriti sulle piste rese insidiose dal grande freddo di questo venerdì bianco. Nessuno è in gravi condizioni. Più a Sud, a Venezia, il «Burian» ha dato invece spettacolo: ampi specchi d'acqua della laguna si sono ricoperti di ghiaccio, creando suggestivi giochi di colori. Colpita soprattutto la zona di Porto Marghera, dove i bassi fondali hanno favorito l'estendersi del fenomeno, fino a un centinaio di metri dalla riva. A fare le spese del maltempo, come sempre, sono stati trasporti e collegamenti. Eventosimbolo il tormentatissimo viaggio di un traghetto della Tirrenia - il «Pascoli» - partito l'altra notte da Olbia e diretto a Genova. Dopo un primo ritardo, i viaggiatori hanno vissuto un grande spavento all'uscita dal porto quando la motonave a causa del mare mosso ha sfiorato un altro traghetto e l'ha evitato all'ultimo grazie a una brusca manovra. Ma le vere difficoltà sono arrivate quando il «Pascoli» si è trovato nella zona delle Bocche di Bonifacio, in piena tempesta: il comandante ha dovuto ridurre la velocità ad appena 5 nodi e la navigazione si è prolungata di quasi 14 ore, «ballando» senza tregua. Viste le condizioni del mare, ieri non sono salpati i traghetti per Ustica, Pantelleria, Favignana e Lampedusa e il Tirreno a forza 6 e le raffiche di vento a 22 nodi hanno costretto le Ferrovie dello Stato ad annullare le partenze delle motonavi che collegano Civitavecchia al Golfo degli Aranci. E' emergenza anche per le isole dell'Arcipelago Toscano: sono stati interrotti i collegamenti a causa delle violente mareggiate e della tramontana, che è arrivata a soffiare a 70 chilometri l'ora. La situazione più critica si registra all'Isola del Giglio, il cui porto ha subito danni notevoli. Una decina di imbarcazioni sono affondate o sono danneggiate. Le onde cattivissime non hanno risparmiato neanche la costa romagnola (e i danni, infatti, sono già miliardari). Cesenatico è il centro maggiormente colpito: molti stabilimenti balneari sono stati divorati dalla furia del mare. Tornami" ai disagi sulla terraferma, la neve si è rovesciata soprattutto sul Centro-Sud e anche nelle zone dove di regola non dovrebbe farsi vedere. Le Eolie, per esempio, si sono ritrovate imbiancate e nelle ultime ore i bollettini delle precipitazioni registrano fiocchi in ab¬ bondanza sulle montagne dell'Umbria (e alcune frazioni della zona di Nocera Umbra sono rimaste isolate), in Molise, in Puglia, in Basilicata, in Calabria e anche in Sardegna (sul Nuorese e lungo la costa tra Orosei e Olbia). In attesa del peggio l'aeroporto di Fiumicino ha predisposto un «piano neve», con 11 mezzi capaci di pulire in un'ora una pista d'atterraggio e altri due per spargere sostanze anticongelanti. Contemporaneamente si è attivata l'amministrazione comunale e per i barboni sono stati preparati cinquemila pasti caldi. Resta la consolazione che all'estero ya molto, molto peggio. E' l'Europa dell'Est a trovarsi a malparato: le vittime del gelo sono almeno 42 e alcune centinaia i ^ricoverati. Nel Caucaso un centinaio di veicoli e 300 persone sono rimaste intrappolate da due slavine all'interno di un tunnel, mentre i soccorritori sono al lavoro in Crimea, dove sono già caduti 2 metri di neve: le abitazioni isolate sono 8Q0. Temperature siberiane anche in Polonia (8 morti), in Bulgaria (4 morti, tutti degenti di un ospedale psichiatrico privo di riscaldamento), in Romania (20 morti per lo più barboni ubriachi, a credere alla polizia). L'unico effetto positivo del crollo delle colonnine di mercurio si è registrato a Mosca: le autorità hanno reso noto con soddisfazione che 4 giorni a 25 sottozero hanno pressoché azzerato due delle piaghe della capitale: i furti d'auto e gli stupri. Se il freddo polare ha quasi paralizzato la Croazia, anche le notizie dalla Grecia non sono affatto rassicuranti: i venti soffiano fino a 100 chilometri all'ora e per questo è stato deciso di vietare le partenze dal porto del Pireo delle navi per le isole dell'Egeo e per Creta. Molti voi: interni sono stati soppressi e nel venerdì bianco la neve è comparsa sulle montagne nei dintorni di Atene. Sabato bianco sarà invece in Costa Azzurra: «Meteo France» prevede per oggi precipitazioni anche a Marsiglia. Intanto sono suiti a cinque imorti del gelo in tutta la Francia. Si tratta di «senza fissa dimora», come vengono' eufemisticamente chiamati i clochard. 11 sottosegretario all'azione umanitaria, Xavier Emmanuelli, ha invitato i prefetti alla «massima vigilanza» per assisterli e incanalarli nei «centri urgenti di raccolta» allestiti negli ultimi due giorni. Dall'altra parte dell'oceano anche gli Usa stanno vivendo l'emergenza scatenata dal grande freddo. Anche se il «Burian» non c'entra, una violentissima «snowstonn» ha colpito la costa pacifica e 180 mila tra case e uffici degli Stati di Washington e dell'Oregon sono rimasti senza elettricità a causa dell'interruzione della maggior parte delle linee dell'alta tensione. Decine di migliaia di persone che sarebbero dovute rientrare al lavoro dopo le feste di Natale sono rimaste bloccate negli scali di Portland e di Seattle-Tacoma. L'emergenza continua e la luce non tornerà prima di 72 ore. Un venerdì così non si dimenticherà tanto presto. Gabriele Beccaria Antonella Torra Imbiancate le Eolie Isolate alcune frazioni dell'Umbria La Grecia ostaggio delle raffiche di vento Dramma nel Caucaso

Persone citate: Antonella Torra, Burian, Meteo France, Xavier Emmanuelli