«Evasione» sui regali Fininvest, ventuno nel mirino

«Evasione» sui regali «Evasione» sui regali Fininvest, ventuno nel mirino IL CASO da Bmm&mm y MILANO N Babbo Natale travestito da finanziere ha bussato nei giorni scorsi alla porta di manager e funzionari Fininvest per recapitare un regalo poco gradito: un provvedimento con il quale si contesta l'evasione di diverse centinaia di milioni per l'anno 1990. Si tratta di soldi versati da Silvio Berlusconi ai suoi dipendenti come regali di fine anno, prelevati, così ha accertato la procura, dai famosi libretti al portatore intestati ai Cavaliere di Arcore. E nell'ambito dell'operazione di «recupero crediti» portata avanti dalle Fiamme Gialle con il controllo a tappeto delle posizioni di tutti i più importanti tangentisti, gli investigatori hanno accertato, e segnalato al ministero delle Finanze, che a 21 collaboratori di Berlusconi, nel 1990, sarebbero stati versati, esentasse, 2 miliardi e 400 milioni. Denaro di cui ora il Fisco chiederà ragione con l'applicazione di multe salate. Nell'elenco della Finanza compaiono 21 beneficiari: si va da personaggi poco noti alle cronache, come Giovanni Bottino, che ricevette 53 milioni e 971 mila lire, a star della tivù, come Emilio Fede, sorprendentemente beneficiato di appena 20 milioni. L'elenco comprende inoltre: Adriano Baiocchi, 60 milioni; Marcello Dell'Utri, 170 milioni; Gian Michele Ottina, 78 milioni; Livio Gironi, 12 milioni; Amedeo Massari, 173 milioni; Antonello Zuino, 28 milioni; Edoardo Lombardi, 49 milioni; Carlo Guerneri, 209 milioni; Emilia Lodigiani, 31 milioni; Pierluigi Trezzi, 35 milioni; Giorgio Genesi, 57 milioni; Antonietta Vertulli, 57 milioni, Laura Marta, 38 milioni, Giuseppino Scabini, 23 milioni; Antonio Papa, 12 milioni; Valeria Mercurio, 40 milioni; Tarcisio Rappella, 9 milioni; Tiziano Zanzottera, 200 milioni, Mariella Bocciardo, 68 milioni; Alessia Berlusconi, 36 milioni; Angelo De Martini, 500 milioni; per finire con Paolo Berlusconi, 450 milioni. A tutti costoro, la Finanza contesta la violazione di due norme: la prima sulla disponibilità di fondi all'estero non dichiarati, la seconda, detta «antiriciclaggio», sulla movimen¬ tazione di somme superiori ai venti milioni, ricevute in contanti e non dichiarate al fisco. (p. col.] Silvio Berlusconi

Luoghi citati: Arcore, Milano