Hodgson: i miei? Un disastro a metà

Farina, espulsioni discutibili Hodgson: i miei? Un disastro a metà Djorkaeff: non possiamo più sciupare simili occasioni REGGIO EMILIA. Il salvatore della patria nerazzurra, nonché della panchina di Roy Hodgson, ha un nome e un cognome, Jury Djorkaeff, forse il migliore in campo, certamente il più positivo degli interisti. Djorkaeff, un gol, una bella prestazione, dovrebbe essere il più soddisfatto tra i nerazzurri, invece... «Il calcio è un gioco collettivo - spiega calmo - non posso essere contento per un pareggio ottenuto dall'Inter a Reggio Emilia». Due punti persi, insomma. «Certamente, due punti perei per la classifica. Con la Juve a sette punti dobbiamo soltanto pensare a vincere tutte le partite. Non possiamo permetterci di sciupare altre occasioni». Dal salvatore al salvato. Mister Hodgson risponde ai cronisti con la flemma di cui solo un britannico evidentemente è capace: «H problema non è il risultato con la Reggiana, qui il pareggio mi pare il risultato più giusto. Il problema è invece il risultato di domenica scorsa con la Sampdorìa. Quella sconfìtta, immeritata, ha condizionato anche la partita con gli emiliani. Purtroppo, devo ammettere che metà della squadra ha giocato bene, mentre l'altra metà ha giocato molto male. Non si può vincere in serie A con metà squadra». Un suo commento sulle tre espulsioni, mister Hodgson? «Tre espulsioni in una partita senza un fallo cattivo mi sembrano francamente troppe. Ho allenato in tanti Paesi, molte espulsioni sono giustificabili solo in partite con diversi interventi cattivi, cosa che non è successa qui a Reggio. Comica poi mi è parsa l'ammonizione rimediata da Pagliuca nel primo tempo dopo l'espulsione di Caini perché sostava a metà campo. Come è possibile pensare di riuscire a giocare in un'area piena di arance e fumogeni?». Protagonista diretto dell'episo¬ dio dell'espulsione è Ivan Zamorano, vittima del cattivo di turno, Caini. «Per me non è successo nulla - dice schietto il cileno dell'Inter - si è trattato di un normale contatto di gioco. E' vero ci siamo sgomitati un po', poi lui mi ha dato una ginocchiata, non forte per la verità, da dietro, per me tutto però era finito lì». C'è da credergli visto che l'arbitro ha espulso il granata solo su segnalazione del guardalinee e senza che Zamorano accennasse alla minima protesta. Se una sconfìtta a Reggio poteva condannare Hodgson non è un pareggio con l'Inter che può salvare la Reggiana. «Dobbiamo solo pensare a lavorare e a migliorare giorno dopo giorno - spiega l'allenatore Oddo -. Sono soddisfatto della prestazione dei miei. Abbiamo giocato una buona partita e il rammarico si riferisce soprattutto alle assenze e alla condizione precaria di alcuni dei miei, tipo Sabau e Grossi, che mi costringono a scelte obbligate. L'Inter non è peggio del Milan. I rossoneri sette giorni fa hanno avuto la fortuna di trovare subito il gol, altrimenti, contro di noi, avrebbero faticato pure loro». Bruno Cancellieri Oddo: credetemi la squadra di Moratti non è peggio del Milan

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