Sos al sindaco salvi i cani randagi
Sos al sindaco: salvi i cani randagi Appello di Lega per l'abolizione della caccia e Associazione vegetariana Sos al sindaco: salvi i cani randagi «in via Germagnano la loro condizione è drammatica» S.O.S. per aiutare i cani randagi, i dispersi, gli abbandonati da padroni senza cuore. Lo lanciano al sindaco Castellani i volontari e le associazioni Lac (lega abolizione caccia) e Avi (associazione vegetariana). Dopo cinque mesi di esperienza all'interno del canile sanitario di via Germagnano, i volontari scrivono: «Quei cani vivono in condizioni drammatiche». E lamentano anche la «scarsa sensibilità» degli addetti alla pulizia e alla cura degli «ospiti» che sono, in media, da 60 a 80 al giorno. Precisano i volontari: «I box che accolgono gli animali sono poco più grandi di un metro quadrato. I cortiletti sono privi dei requisiti necessari, il tetto è in amianto e in pessimo stato. La gestione non considera i bisogni primari dei cani». Denunciano «pulizia scarsa, poco cibo e comunque non differenziato per taglia e età». E dicono che non tutte le cure sanitarie sono garantite. Carla Dematteis dell'Avi spiega: «La presenza dei volontari à un valido supporto per le adozioni, ma non può bastare, né può risolvere le complesse carenze del canile. Il costo annuale della gestione supera il miliardo, quasi tutto assorbito dal costo del personale». Propone con forza l'appello della lettera al sindaco e lancia una proposta: «La gestione venga sottratta all'Usi 4 e assunta dal Comune in collaborazione con le associazioni animaliste. Sarà un risparmio per le risorse pubbliche e i cani vivranno meglio». A Valentino Castellani quell'appello ricorda che interessarsi del benessere degli animali oltre che degli esseri umani è segno di civiltà: «Un S.O.S. alla sua sensibilità, ben sapendo che lo risorse non sono molte». Carla Dematteis: «Il Comune ha stanziato 3 miliardi per costruire un canile rifugio alla Falcherà. Ma ben che vada passeranno tre anni prima che possa entrare in funzione. Fino ad allora dobbiamo cercare di dare sollievo a quei poveri animali, obbligati spesso a convivere nella sporcizia, con poco cibo, costretti in gabbie in cui non possono neppure muoversi secondo le loro esigenza». Carta Dematteis. dell'Avi: «La situazione al canile è grave»
Persone citate: Carla Dematteis, Castellani, Dematteis, Valentino Castellani
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