Antonioni commuove Evita di Antonella Amapane

Antonioni commuove Evira Alla serata di Dolce e Gabbana anche la Vitti e Raoul Bova Antonioni commuove Evira Madonna a colloquio col regista ROMA. «Se avrò un figlio lo chiamerò come te, Michelangelo». E mentre lo dice le trema la voce, felice d'incontrare finalmente il suo idolo. Così Madonna sabato notte saluta il grande Antonioni. Il maestro - in lutto per Mastroianni - ha fatto uno strappo per incontrare la «material girl». E, insieme alla moglie Enrica Fico, si è presentato a fine serata alla cena di Lady Ciccone, organizzata da Dolce e Gabbana al Casino Aurora Pallavicini. Il regista sorride, parla con gli occhi dolci e i gesti misurati. La moglie interpreta, traduce. I tre si appartano. Per venti minuti chiacchierano fìtto-fitto di film. Di quanto in America prevalga i) business sull'arte. Madonna accarezza ripetutamente il braccio di Antonioni e sgrana gii occhi come una bambina. Lui si complimenta per il suo talento. Intanto le orecchie da Dumbo dei cronisti, travestiti da ospiti, si protendono più che mai. Ma lo scambio di opinioni è privato. «Buon Natale, non sai la gioia che mi hai dato venendo qui», dice lei accomiatandosi con gli occhi lucidi. Madonna a porte chiuso, lontana dalle telecamere - tuffata in uno scampolo di Sicilia ricreato dagli stilisti soltanto per coccolarla-, sembra quasi umana. Non è andata a nessun party. Soltanto Domenico Dolce e Stefano Gabbana sono riusciti a intrattenerla dalle 9 a mezzanotte, facendola sentire a suo agio, come in famiglia. Fra amici e parenti, mischiati a pochi vip. Per Madonna, gli stilisti hanno creato un «altare» viscontiano: un buffet di candele e mandarini colmo di ogni prelibatezza. «Non ho mai visto niente di più bello», ha esclamato la star, stordita dall'allestimento. «Quando verrò a Milano in primavera vi chiederò di re¬ plicare», ha sussurrato nell'orecchio di Domenico Dolce. Miracolo, la signora Ciccone è arrivata al party puntuale come un orologio svizzero: pelliccia maculata, maglietta aderente da cui spunta un prorompente decolleté e fluida gonnella beige. I flash - consentiti soltanto in giardino - fanno in tempo a immortalarla mentre bacia e abbraccia Monica Vitti. «Finalmente ti conosco - cinguetta Madonna - ti prego, fammi un autografo sul tuo ultimo libro». L'ex ragazza con la pistola ride e firma una dedica sulla sua biografia, «Il letto è una rosa». «Gli occhiali ti donano» esclama Madonna mentre la Vitti in franco-inglese le spiega che non potrebbe farne a meno: «Se li dimentico vedo il mondo fra le nuvole». Si siedono allo stesso tavolo, tra Raoul Bova e gli stilisti. La coppia Griffith-Banderas è da manuale, mano nella mano. Lui brinda a birra, lei si concede un calice di champagne. Si leva un applauso per il bell'Antonio spagnolo, slanciato da due poderosi tacchi. Madonna fischia. L'atmosfera si riscalda al ritmo del¬ le musiche sudamericane. Bova è intimidito dal fascino dell'esuberante festeggiata. Soprattutto quando lei gli dice: «Hai dei problemi, te lo leggo negli occhi, vuoi che ne parliamo un momento di là?». Lui, spaventato, ribatte: «Sto benissimo». Lasciando cadere nel vuoto il velato tentativo di corteggiamento. «Ho perso la rosa che avevo nella scollatura», si lamenta Asia Argento battendo i piedi. «Quanto sei carina» la conforta Madonna. Antonella Amapane Occhi lucidi, confidenze e carezze «Se farò un figlio avrà il tuo nome» i Qui sopra il regista Michelangelo Antonioni a sinistra Madonna a Roma con Dolce e Gabbana

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