«Fuga di massa dei boss dall'Ucciardone »

Palermo, il progetto doveva scattare alla fine del '95, la mafia pensava di far saltare le mura del carcere Palermo, il progetto doveva scattare alla fine del '95, la mafia pensava di far saltare le mura del carcere «Fuga ili massa dei boss dall'Ucciardone » Pentito svela il piano di evasione PALERMO. I! pentito Vincenzo Sinacori di Mazara del Vallo ha rivelato che la mafia progettò, tra l'ottobre e il novembre 1995, l'evasione in massa dei boss dall'Ucciardone: si dovevano minare e far saltare in aria i muraglioni esterni. Poi si soprassedette. L'azione di forza la voleva Giovanni Brusca, allora latitante. Le dichiarazioni di Sinacori hanno reso possibile un'operazione di polizia nel Trapanese con 23 arresti e 6 notifiche di ordine di carcerazione a mafiosi già in prigione per altra causa. Sono sfuggiti alla cattura dieci indiziati, che vengono ricercati da sabato notte, quando è stato dato il via al rastrellamento. L'inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto di Palermo e della direzione distrettuale antimafia Luigi Croce, coadiuvato dai sostituti Ignazio De Francisci, Antonella Consiglio e Massimo Russo. Sinacori, 41 anni, arrestato nel luglio scorso, già il mese seguente permise a Giuseppe Agati, comandante della polizia penitenziaria all'Ucciardone, di apprendere che la mafia l'aveva condannato a morte. Dopo il trasferimento d'urgenza, Agati è superscortato e afferma «sapevano tutto di me e della mia famiglia, ogni nostro spostamento». E che i boss ce l'abbiano con gli agenti di custodia lo conferma l'assassinio, il 23 dicembre dell'anno scorso, di uno di loro, Giuseppe Montallo: quattro pistolettate mentre, vicino a Trapani, rincasava con la moglie incinta e la figlioletta di 10 mesi. Montalto era nei «reparti speciali» addetti alla vigilanza dei mafiosi che sono soggetti ai rigori dell'articolo 41 del regolamento carcerario. Sembra che Sinacori abbia svelato che uno dei due killer di Montalto fu Vito Mazara, arrestato nell'operazione di ieri. Proprio oggi all'Ucciardone l'arcivescovo Salvatore De Giorgi celebrerà una Messa nel primo anniversario del delitto Montalto. Sinacori ha anche detto che il 14 settembre 1992, quando sul lungomare di Mazara del Vallo il vicequestore Calogero Germana sfuggì a raffiche di mitra gettandosi in mare, il commando era composto, oltre che da lui stesso, da Leoluca Bagareila, Matteo Messina Denaro (capo delle cosche trapanesi al quale l'altro ieri hanno ucciso un fratello del genero, il commerciante Giuseppe Panicola di 25 anni), Francesco Genici e Gioacchino La Barbera, implicato nella strage di Capaci. Sinacori sarà interrogato presto nel processo Andreotti. Il senatore a vita partecipò il 28 novembre 1987 a im battesimo a Roma celebrato da monsignor Baldassarre Pedone, zio del pentito. E 26 foto della cerimonia (Andreotti vi compare in seconda fila, mentre stringe la mano al monsignore) furono sequestrate durante una perquisizione nell'alloggio di Sinacori. Antonio Ravidà Il carcere dell'Ucciardone, a Palermo

Luoghi citati: Capaci, Mazara Del Vallo, Palermo, Roma, Trapani