Bimbo investito e ucciso da un'auto pirata

Bimbo investilo e ucciso da un'auto pirata La donna, un'immigrata filippina, è rimasta gravemente ferita. Caccia a una station wagon Bimbo investilo e ucciso da un'auto pirata Milano: travolto sulle strisce mentre era in braccio alla mamma MILANO. Una frenata brusca, un colpo sordo, e sull'asfalto ricoperto di pioggia e rilucente di Natale si schianta un bambino di sei anni. Si chiama Mark Manaog, figlio d'immigrati filippini. Sono le undici e mezzo di sabato sera: in viale Coni Zugna, sotto una pioggia battente, dal finestrino della grossa auto con il cofano ammaccato e bloccata al centro della strada, si sporge un uomo che osserva per un attimo il corpicino scomposto di fronte a lui. Forse si spaventa: ingrana la prima e, particolare agghiacciante, dopo aver scansato il corpo del piccolo con una rapida manovra, riparte a tutto gas, in fuga. A terra, oltre al bambino ancora rantolante, rimane la madre, svenuta e con il bacino fratturato. Appena pochi istanti prima, la donna teneva in braccio il piccolo, sbalzatole dal petto nell'impatto con l'auto mentre stavano attraversando la strada sulle strisce pedonali, in viale Coni Zu- Sna all'angolo con via Bragaino. Erano appena usciti dalla casa di un amichetto di Mark dove c'era stata una festicciola pre-natalizia. Il bimbo è volato dalle braccia della madre per finire prima sul cofano dell'auto e poi sull'asfalto. Per lui ancora pochi istanti di vita. Soccorso, dall'ambulanza della Croce Verde, morirà circa un'ora dopo al pronto soccorso dell'ospedale Policlinico, nonostante i disperati tentativi dei medici per rianimarlo. La madre, Estrella Manaog, 37 anni, è in prognosi riservata e in stato di choc, anche se i medici non ritengono che sia in pericolo di vita. Ma nessuno ha avuto ancora il coraggio di dirle che suo figlio, a tre giorni dalla festa che sognano tutti i bambini, è morto. In via Dezza 49, a poche centinaia di metri dal luogo dell'incidente dove la donna abita con il marito Jesus, 48 anni, anch'egli filippino, custode del palazzo, il Natale quest'anno non arriverà. «E' una famiglia a modo - racconta la signora Amati, una condomina - davvero a posto, gentilissimi. Il bambino era un amore, unico figlio della coppia. Perché doveva accadere una cosa del genere? Ora, prima di Natale. E' una vigliacca tat, si commuove la signora. Del «pirata» investitore invece si sono perse le tracce. Lo stanno ricercando sia i vigili urbani, i primi ad accorrere sul posto, che la polizia. In serata hanno diramato un appello attraverso gli organi d'informazione per chiedere a tutti coloro che sabato sera hanno assistito all'incidente, anche in parte, di presentarsi a testimoniare. «A quell'ora - ha detto un operatore del Comando dei vigili - qualcuno doveva esserci. A poche decine di metri, lungo viale Coni Zugna, c'è un cinema molto frequentato, c'è il parco Solari, ci sono dei bar: qualcuno deve pur aver visto qualcosa». Il conducente pirata, nei confronti del quale è stata aperta un'inchiesta, è accusato di omicidio colposo e omissione di soccorso. All'incidente, causato probabilmente dal¬ la difficoltà di frenata dovuta alla pioggia, hanno assistito almeno due testimoni, uno però è tuttora in stato di choc, e non ha potuto fornire indicazioni, l'altro ha riferito di aver visto allontanarsi dal luogo dell'incidente una macchina «station wagon» di colore scuro, probabilmente bordeaux. Ma non ha saputo descrivere il conducente, forse un giovane che si spera decida di costituirsi, [r. m.J Mark Manaog, 6 anni, investito e ucciso da un'auto pirata a Milano. Alle spalle, la mamma

Persone citate: Mark Manaog

Luoghi citati: Milano