Presepi viventi
Presepi viventi Presepi viventi A sinistra la Natività in un'edizione del presepe . vivente di Dogfiani che è uno dei più grandi d'Italia Le sacre rievocazioni del racconto biblico sono diffuse in tutto il Piemonte e coinvolgono centinaia dipersone IN tutto il Piemonte sono perfino difficili da contare i presepi viventi, allestiti un po' dappertutto, organizzati da volontari che lavorano fin da ottobre, quando non prima, per mettere in piedi scene di sapore biblico, con centinaia di attori, utensili, comparse, animali. Vediamo alcuni esempi. DOGLMNI (Cn). Da ventidue anni si organizza uno dei più grandi presepi viventi d'Italia, con oltre quattrocento figuranti, a Dogliani Castello, nelle Langhe. Motore dell'iniziativa è la Pro Loco. Due le rappresentazioni, con qualsiasi tempo: alle 20,30 del 23 e del 24 dicembre. Nella capanna ci sarà come al solito una famigliola vera, con l'asinelio e il bue. Per due giorni il centro storico si anima con la fedele ricostruzione di decine di antichi mestieri, rifatti nelle strade e nei cortili con strumenti autentici, al lume di torce e falò: il carradore, il mugnaio, il maniscalco, il vasaio, il battitore di castagne. Novità di quest'anno, lo speciale annullo postale concesso per i giorni della rappresentazione. CHIUSA PESIO (Cn). Settima edizione del presepe vivente, in frazione San Bartolomeo, organizzato dall'associazione Amici Alta Valle Pesio, in collaborazione con la parrocchia. Una quarantina gli antichi mestieri con circa duecento figuranti, che parlano solo il dialetto del monregalese. Tre rappresentazioni, alle 20,30: il 24 e il 29 dicembre e domenica 5 gennaio. ROCCAFORTE DI M0ND0VI' (Cn). Da quattordici anni gli abitanti del villaggio di Prea, in alta valle Ellero (120 residenti d'inverno), insieme con volontari delle frazioni Baracco e Rastello, organizzano un grande presepe vivente. Una natività occitana, con una cinquantina di ambienti e antichi mestieri, ricostruiti con arnesi da lavoro della civiltà alpina, le case aperte illuminate da candele e lumi a petrolio, antiche cantine, stalle. Tutto autentico, compresi gli animali, dai bovini agli agnellini in spalla ai pastori, dall'asi¬ nelio alle galline. Rappresentazioni nelle sere della vigilia di Natale e di domenica 5 gennaio. BETLEMME DI CHIVASS0 (To). L'unica «Betlemme» che esiste in Europa - omonima di quella di Palestina - è la piccola frazione a pochi chilometri da Chivasso. Molte le Betlemme invece negli Stati Uniti e in Brasile. Il toponimo si pensa esistesse a Chivasso già nel XV secolo, quando, sulla strada Aosta-Cighano, un monastero con una chiesa dedicata alla Natività dava asilo ai pellegrini. La frazione ha organizzato per qualche anno un vivace presepe vivente, ma per questo Natale si è deciso di fare una sacra rappresentazione solo all'interno della chiesa. La frazione si è gemellata nel 1966 con la sua omonima in Terra Santa, e in quell'anno fu anche scavata, sotto la chiesa, una grotta, identica a quella della Betlemme vera. LEINI' (To). Oltre cento figuranti, con costumi biblici, in una fiaccolata che si snoderà - la sera della vigilia di Natale - da Leinì capoluogo alla frazione Tedeschi: tre chilometri di strada con punti di ristoro. Un presepe hi-tech, perché sono previsti un impianto hi-fi per la colonna sonora, gestito da un computer, e maxi schermi su cui scorreranno immagini dell'evento dell'anno scorso, e quelle del momento. Quest'anno sono state fatte cose in grande, ricostruendo la grotta di Betlemme, i mestieri dell'antica Palestina, A destra un particolare del presepe vivente di Prea, finzione diRoccaforte di Mondavi Anche a Mastri diRivarolo la vigilia diNatale sono rappresentati gli antichi mestieri attorno alla Natività in una cornice naturale molto suggestiva
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