«Il dialogo può ripartire» Giugni: ma la strada resta in salita
«Il dialogo può ripartire» «Il dialogo può ripartire» Giugni: ma la strada resta in salita L'EX MINISTRO DEL LAVORO PROMA ROFESSOR Giugni, con questi toni accesi, queste polemiche fra sindacati e industriali, con l'intervento dei politici e anche del governo sul contratto dei metalmeccanici, non sembra di essere tornati di colpo nel clima dell'autunno caldo? «Non esageriamo, in passato era successo anche di peggio. Anzi ricordo che proprio con Donat Cattin, richiamato adesso alla memoria da Bertinotti, vissi personalmente, come responsabile del suo ufficio legislativo al ministero del Lavoro, proprio la sera del 21 dicembre di 26 anni fa, l'esperienza di una vertenza accesissima sui metalmeccanici, con un contratto direi proprio "imposto" alle parti, e specificatamente a Intersind e Confindustria, dal ministro Donat Cattin. Ma erano altri tempb>. Oggi, c'è egualmente un clima di accese polemiche. «L'asprezza c'è stata fin dall'inizio. Si è visto da come sono state presentate le rivendicazioni e da come sono state respinte al mittente. E poi lo svolgimento delle trattative ha causato un ulteriore peggioramento, fino alle richieste ultimati¬ ve presentate da Federmeccanica». Che ha giustificato le sue controproposte esprimendo preoccupazioni per il costo delle rivendicazioni sindacali. «Certo ci sono forti preoccupazioni per i problemi del mercato, per il costo del lavoro. La stessa riduzione dell'inflazione finisce per restringere i margini. Ma riconosciute queste ragioni, non posso sapere se dietro l'atteggiamento di Federmeccanica ci sia, come accusano i sindacati, la volontà di dare una spallata al governo. Ma ho il sospetto eie Confindustria abbia perso il senso d'equilibrio». E il sindacato, con le sue minacce di sciopero generale anche contro il governo se non otterrà soddisfazione: non sembra chiedere aiuto a tutti? «Il suo atteggiamento è indice di debolezza. Da solo il sindacato non ce la fa, si è infilato in una strada difficile. Ha insistito su un pacchetto alto come quantità, con motivazioni su cui è difficile adesso far marcia indietro. Non si è preparato un'adeguata posizione di difesa. Vedremo come i sindacati se la caveranno con Rifondazione e con l'ala più dura della Cgil». Come uscirne? «La proposta del governo non può avere carattere definitivo. Ma deve servire a imprimere una spinta per definire il contesto della trattativa entro cui le parti dovranno tornare a incontrarsi». [p. pat.] Gino Giugni
Persone citate: Bertinotti, Donat Cattin, Gino Giugni
Luoghi citati: Federmeccanica, Intersind
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