L'italo-americano ministro dell'Edilizia Alla corte di Clinton arriva Cuomo junior di Franco Pantarelli

L'italo-americano ministro dell'Edilizia L'italo-americano ministro dell'Edilizia Alla corte di Clinton arriva Cuomo junior Completate le nomine di governo con una donna, un nero e un ispanico NEW YORK NOSTRO SERVIZIO Andrew Cuomo, figlio di Mario, ex governatore di New York, è entrato a far parte della squadra con cui Bill Clinton guiderà gli Stati Uniti nel suo secondo mandato presidenziale. Avrà la responsabilità dell'Edilizia pubblica e degli interventi neile aree urbane, cioè gestirà le iniziative del governo federale con cui si cerca di combattere (con scarsi risultati, per la verità) il fenomeno degli «homeless», i senzatetto. Lui in questo ha già una lunga esperienza. Assieme alla moglie, una figlia di Robert Kennedy, si è a lungo occupato dei senzatetto di New York, guidando per anni una fondazione che viveva di fondi privati. Insomma è un «liberal» con tutti i crismi, ma non è solo questa componente (peraltro tristemente in disarmo) del partito democratico che lui è stato chiamato a rappresentare nel nuovo governo di Clinton. Vi è stato chiamato anche in quanto italo-arnericano, perché il Presidente ha deciso che la nuova Amministrazione dovrà essere ancora più della prima «lo specchio dell'America», con la presenza di tutte le sue diversità etniche. Così, negli altri tre posti che ancora restavano da coprire sono andati Federico Pena, ispanico, al dicastero dell'Energia, la nera Alexis Herman a quello del Lavoro e Rodney Slater, anche lui nero, a quello dei Trasporti. Un piccolo giallo dell'ultimo momento si è verificato, a quanto pare, per la nomina di Pena. Lui, già ministro dei Trasporti, era destinato a uscire dal governo perché a Clinton non era piaciuto il modo in cui ave¬ va gestito il caso della Valujet, la compagnia che possedeva l'aereo caduto in Florida alcuni mesi fa. Al momento di andare a vedere come faceva quella compagnia a praticare i suoi prezzi stracciatissimi, si scoprì che i suoi dipendenti erano sottopagati grazie al vorticoso turnover cui erano soggetti e che i controlli sugli aerei venivano compiuti di fretta per risparmiare tempo e denaro. Roba da tribunale, ma il buon Pena, con l'intento di rassicurare l'opinione pubblica, in quei giorni piuttosto scossa, prima ancora di sapere come stessero le cose aveva in pratica assolto la compagnia, dicendo che aveva sempre rispettato le nonne federali. Poi fece marcia indietro e anzi promosse un'inchiesta rigorosa, ma quel suo modo di fare aveva creato imbarazzo all'Amministrazione e per questo Clinton non lo voleva più. Sennonché l'altroieri sera, quando ormai.l'elenco dei nuovi ministri era stato completato, qualcuno ha fatto notare al Presidente che con l'uscita di Pena e quella già decisa di Henry Cisneros, che occupava il posto ora assegnato a Andrew Cuomo, il nuovo governo si sarebbe ritrovato senza nessun ministro ispanico. Non sia mai, ha esclamato il Presidente, e ha deciso di ripescare Pena, mettendolo però all'Energia. Ora che la squadra è completa, la «voglia di diversità» espressa da Clinton è tutta dispiegata. Nel suo nuovo governo, oltre alle minoranze di cui si è detto, c'è la prima donna della storia americana, Madeleine Albright, al posto di segretario di Stato, e altre tre donne. Franco Pantarelli

Luoghi citati: Florida, New York, Stati Uniti