Lo dice Baghdad «Sgominata una rete Cia in Iraq»

Lo dice Baghdad Lo dice Baghdad «Sgominata una rete Cia in Iraq» BAGHDAD. L'Iraq ha annunciato ieri di aver scoperto e smantellato una rete di spie operanti per i servizi di informazione statunitensi della Cia. Secondo una notizia della radio di Stato citata dall'agenzia irachena «Ina», il gruppo aveva anche scopi di sabotaggio e alcuni suoi membri hanno ammesso di avere condotto attività spionistiche. L'Ina non ha fornito alcuna indicazione sul numero né sulla nazionalità delle persone arrestate dai servizi iracheni. Secondo l'agenzia «le loro confessioni saranno diffuse dalla televisione di Baghdad e da quella della Gioventù» (quest'ultima di proprietà del figlio di Saddam Hussein, Uday). Dai tempi della guerra del Golfo nel '91, l'Iraq ha ripetutamente accusato di spionaggio Paesi stranieri non solo occidentali, ma anche mediorientali come l'Iran. E' però la prima volta che Baghdad annuncia lo smantellamento in Iraq, fuori dai territori curdi, di una rete di spie per conto della Cia (mentre ci sono dei precedenti riguardo al Kurdistan). La stampa di regime, il mese scorso, aveva accusato i curdi che lavorano per conto delle agenzie umanitarie internazionali nel Nord del Paese, di essere in realtà agenti della Cia. Non è chiaro se la rete spionistica della quale il governo ha parlato oggi sia collegata ai curdi o no. Un portavoce dei servizi di informazione americani a Washington non ha voluto commentare la notizia. L'annuncio del regime di Baghdad è giunto una settimana dopo l'attentato contro il figlio del leader iracheno, Uday. Nell'intervista rilasciata martedì in ospedale, il figlio maggiore di Saddam, aveva attribuito l'attacco all'Iran, che ha respinto le illazioni come «istrionismo». [Ansa-Reuter-Agi-Ap]

Persone citate: Saddam Hussein