Tre nuovi generali-manager ai vertici
Le nomine decise dal governo: cambia la guida di Esercito, Carabinieri e Guardia di Finanza Le nomine decise dal governo: cambia la guida di Esercito, Carabinieri e Guardia di Finanza Tre nuovi generali-manager ai vertici Via libera alla «rivoluzione» delle stellette ROMA. Raffica di nomine per la guida dell'Esercito, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza. Il governo ha affrontato e risolto ieri mattina il problema delle successioni. E dunque alla guida dello stato maggiore Esercito va il generale di corpo d'armata Francesco Cervoni, al coniando della Benemerita il generale Sergio Siracusa, già comandante dei servizi segreti militari (Sismi), al comando delle Fiamme Gialle il generale Rolando Mosca Moschini. Tutti ufficiali «giovani» secondo i parametri della tradizione militare, con sei-sette anni di carriera da percorrere. E «moderni» per esperienze, mentalità e formazione. Vanno a sostituire Bonifazio Incisa di Camerana (Esercito), Antonio Berlenghi (Finanza) e Luigi Federici (Carabinieri), prossimi alla pensione, a cui il governo ha espresso i ringraziamenti di rito. La scelta del Consiglio dei ministri per una volta trova tutti d'accordo. Sono fioccate le felicitazioni: dai presidenti delle Camere, Violante e Mancino, a Folena, responsabile pds per le Istituzioni. Non una sola voce s'è levata dall'opposizione di destra. Contenti Gasparri e Ramponi (An). «Pare positiva la designazione di Siracusa ai vertici dei carabinieri», dice Gasparri. «Ha il sapore di un giusto risarcimento», commenta Ramponi. E anche Franco Frattini (Forza Italia), presidente della commissione parlamentare di controllo sui servizi segreti, li? dice bene: «Sono nomine di altissimo valore istituzionale». Tutti contenti, dunque. Sarà forse perché sono stati scelti alcuni tra i più brillanti ufficiali della nostra Difesa. Ma anche perché Siracusa fu nominato dal governo Berlusconi per guidare i servizi segreti militari (con levata di scudi del Polo nell'ottobre scorso quando Prodi, rinnovando tutte le cariche dei servizi segreti, lo defenestrò) e Cervoni era passato di grado su proposta dell'allora ministro Cesare Previti. Quanto a Mosca Moschini, negli ambienti militari lo presentano come un tecnocrate, eccellente organizzatore e ottimo diplomatico. Sono state cancellate, peraltro, alcune previsioni maliziose della vigilia che parlavano di nomine targate Ulivo. Anzi, il totonomine parlava espressamente dei generali Paolo Scaramucci (consigliere militare di Scalfaro) e di Paolo Buscemi (ex consigliere militare di Prodi). E già l'opposizione aveva affilato i coltelli. Anche il ministro delle Finanze, Vincenzo Visco, ha sùbito inviato un messaggio di congratulazioni al neocomandante delle Fiamme Gialle. Si sottolinea che il comando di Mosca Moschini, 57 anni, è proiettato sulla lunga durata: «Rappresenta la garanzia e la testimonianza della volontà di procedere, speditamente e con energia, sulla strada del consolidamento e del rinnovamento del Corpo, sulla quale il generale Berlenghi ha già compiuto passi importanti». E in ambienti della Difesa si rife¬ risce che il ministro Beniamino Andreatta ha parlato di «quadratura istituzionale» nel presentare le nomine. Una «quadratura» che si basa sulla «competenza professionale, la prospettiva di un comando medio-lungo, la prudente operatività». Giovani, manager e affidabili, insomma. Questo è l'identikit che è piaciuto al Consiglio dei ministri. Dei tre, il più conosciuto è Sergio Siracusa. Ha retto il Sismi per un paio d'anni, sotto i governi Berlusconi e Dini. E' stato sacrificato quando il governo decise di dare un segnale di rinnovamento e rimosse i direttori di Sisde, Sismi e Cesis. Ma subito dopo si disse del generale Siracusa che aveva bene operato e che avrebbe avuto più alti incarichi. Francesco Grignetti Anche il Polo approva la scelta Cancellate alcune previsioni maliziose della vigilia su nomine targate Ulivo Il generale Rolando Mosca Moschini nuovo comandante della Guardia di Finanza Il generale Francesco Cervoni nuovo capo di stato maggiore dell'Esercito In alto: il generale Sergio Siracusa, ex direttore del Sismi comandante generale dei Carabinieri
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