Ranieri un giorno da superstar di Liliana Madeo

COSTUME Roma: il principe e il figlio Alberto accerchiati dai fans in via Condotti Ranieri, un giorno da superstar «Tanto affetto ci commuove» COSTUME MONTECARLO AROMA OROMA UANDO la banda dei vigili urbani, ai piedi della scalinata di Trinità dei Monti, attacca a suonare il secondò pezzo - l'Inno di Mameli - il principe ereditario Alberto non può trattenere un moto di stanchezza e insofferenza. Sono le 15. Dura da ore la . kermesse bottegaio-gastronomica della sua prima giornata romana. Si è stancato, dopo tanti sorrisi e tante parole spesi per i fotografi, per i commensali, per la folla che lo scorta e persino applaude. Come lui è stanco anche Sua Altezza Serenissima Ranieri III: le palpebre gli sono calate di colpo, lo sguardo scivola lontano e trasversale, il panciotto si è un po' sciupato e forse gli tira sul ventre dopo quella colazione che gli è stata offerta al Caffè Greco e che doveva essere leggerissima - «tutta all'italiana» avevano annunciato agli ospiti i padroni di casa, i ricchi negozianti della famosa via Condotti ma che alla fine si è tradotta in una sequela di mozzarelline, pomodorini, tramezzini, fettine di pesce, fiocchi di burro. Neppure il digestivo della casa, un infuso a base di alloro, deve aver fatto miracoli. Eppure la mattinata era incominciata bene. L'ingresso in via Condotti era stato un'apoteosi. Spintoni, telecamere impazzite, fotografi a grappoli, polizia assolutamente spiazzata da tanto fervore. «Bellissimo», diceva il padre, che tuttavia si guardava intorno quasi impaurito. «Fantastico. Una vera sorpresa», ripeteva il figlio, stupito di essere lui e il padre - al posto delle donne di famiglia - i primattori, l'oggetto di tanta attenzione. Doveva essere la prima volta. Come è questa la sua prima visita ufficiale. Camminavano vicini, sorridenti e quasi commossi. Tutti e due vestiti in grigio, con sopra un trench in tono un po' diverso. Camicia azzurrina e cravatta Regimental il padre, camicia bianca e cravatta marrone a pois chiari il figlio. Ranieri ha un bel viso pieno, coperto da una ragnatela di rughe che i capelli candidi rischiarano. Alberto non ha una ruga, non una macchia, non un segno dei disordini che da un giovanotto della sua età e del suo rango ci si può attendere: una faccia quasi infantile, incorniciata da un paio di innocentissimi occhialetti cerchiati d'oro. Avanzano lentamente, costretti dai loro anfitrioni a entrare nei negozi dalle griffes più famose. Gli uomini del seguito si caricano dei gadget che di volta in volta vengono offerti ai Grimaldi. E' una passerella promozionale. Il che sembra non disturbare affatto Sua Altezza e il Principe Ereditario. Di cose concrete i due hanno parlato anche a tavola, coi compagni di pasto. Una cinquantina. I più illustri: il tennista Pietran- geli («Non si è parlato né di Di Pietro, né della Lega né dell'Ulivo: una meraviglia. Si è parlato di Roma, di come è cambiata, delle cose di cui la città ha bisogno», è il suo resoconto), monsignor De Bonis, vescovo dell'Ordine di Malta (« Ci conoscevamo da tempo con Ranieri. No, nessuna richiesta di benedizioni. Nessun discorso di carattere religioso», riferisce mostrando la foto con dedica - padre e figlio in cornice d'argento - che Sua Altezza gli ha regalato), l'attrice Monica Guerritore che sedeva alla destra di Alberto («Eravamo un gruppo a Montecarlo, con Robertino Rossellini e Carolina al tempo del loro flirt. Mi ha fatto molte doman- de sul mio lavoro. E' uno charmeur, come il padre», racconta). Una consolazione, un pensiero balsamico deve aver accompagnato entrambi in tutte quelle ore. Per Ranieri l'appuntamento di questa sera con il concerto in Vaticano. Per Alberto l'idea della serata che lo attendeva a Palazzo Doria Pamphili, con due principi romani scelti all'ingresso come gorilla e una sfilza di mannequin nel ruolo di hostess. Mancava la bellissima Claudia Schiffer, attesa da Montecarlo. Messa in scena davvero principesca nelle sale preziose (tovaglie di damasco antico, centri tavola senza fiori ma tutti in verde, musiche del Settecento, il dono delle sorelle Fendi di una stampa fine '600, un menù - finalmente! - a testimonianza della raffinata arte culinaria italiana). Appuntamenti ancora lontani, alle 15 di ieri. Li attendeva, alle 18,30, l'inaugurazione della mostra per i 700 anni di Monaco. All'appuntamento padre e figlio sono arrivati puntualissimi, come si conviene ai re. Il presidente Scalfaro si è fatto attendere 20 minuti. E i Ranieri lo hanno atteso pazientemente, in piedi, entrambi in abito scuro, Alberto in adeguata tenuta da sera: con le lenti a contatto invece degli occhiali. Liliana Madeo Dopo il bagno di folla e un pranzo con 50 vip nel pomeriggio l'inaugurazione della mostra sui 700 anni del principato alla presenza di Scalfaro Stéphanie. A sinistra Ranieri e Alberto di Monaco a spasso per le vie di Roma

Persone citate: Alberto Di Monaco, Claudia Schiffer, De Bonis, Di Pietro, Mameli, Monica Guerritore, Robertino Rossellini, Scalfaro, Scalfaro Stéphanie

Luoghi citati: Monaco, Montecarlo, Roma, Trinità