Affidata dai giudici Ai nomadi la figlia di prostituta

Affidata dai giudici Affidata dai giudici Ai nomadi la figlia di prostituta PADOVA. E' una sentenza destinata a far discutere quella del tribunale dei minori di Padova. Una coppia di nomadi, che vive in una roulotte all'interno di un campo profughi di Padova, ha ottenuto dal tribunale dei minori di potersi occupare di una bambina di un anno e mezzo, figlia di una prostituta dell'ex Jugoslavia rimpatriata nei giorni scorsi, grazie all'aiuto del Comune di Padova, che si è fatto carico dell'affido della piccola. L'assessore municipale agli Interventi sociali, Giovanni Santone, in qualità di tutore, dovrà ora seguire la crescita della bambina, nella speranza che possa nuovamente ricongiungersi con la madre naturale. La piccola, concepita durante un incontro occasionale tra la madre ed un «cliente», era stata affidata dalla stessa genitrice alla coppia di nomadi, che ha due figli, perché venisse accudita mentre la donna esercitava la sua attività. Dopo il rimpatrio della madre, sorpresa dalla polizia durante un controllo a prostituirsi nel Vicentino, la bambina ha rischiato di essere data in adozione, ma il tribunale dei minori, su proposta dei Servizi sociali del Comune, ha deciso di non allontanarla da quella che era diventata, a tutti gli effetti, la sua seconda famiglia. Una storia triste che potrebbe però avere un lieto fine. «L'auspicio - ha commentato l'assessore Santone - è che un domani la bambina possa tornare tra le braccia della madre, la quale ogni giorno ci chiama per avere notizie sullo stato di salute della piccola», [m. g. r.]

Persone citate: Giovanni Santone, Santone

Luoghi citati: Comune Di Padova, Jugoslavia, Padova