Gli animalisti «Ogni anno rapiti 10 mila cani randagi»

Gli animalisti Gli animalisti «Ogni anno rapili 10 mila cani randagi» ROMA. Immolati nei laboratori o sui tavoli di ristoranti specializzati, scuoiati e triturati per utilizzarne la pelle o farne mangimi,-utilizzati persino per il traffico di droga. E' la macabra sorte di cui si sospetta siano vittima ogni anno almeno 10 mila cani «deportati» clandestinamente dall'Italia verso Germania, Svizzera e Austria. Con l'avallo, pare, del ministero della Sanità. E' la durissima accusa che le associazioni animaliste hanno lanciato ieri in una conferenza stampa. «Dietro a questi traffici ci sono interessi enormi, forse addirittura la criminalità organizzata che lucra sulla pelle degli animali: in Germania un cane viene pagato fino a 1.200.000 lire», denuncia Ebe Dalle Fabbriche, presidente nazionale del movimento «Uomo, natura, animali». «I magistrati - aggiunge stanno indagando a Verona, Milano e Padova dopo il fermo di carichi di animali sospetti: ma la stessa Interpol non è riuscita a superare il muro di omertà che circonda queste losche operazioni». Operazioni che secondo gli animalisti sarebbero addirittura autorizzate da un decreto del ministro Bindi sull'affidamento dei cani randagi che all'articolo 5 prevede la possibilità che il ministero della Sanità stabilisca «modalità di affido degli animali ad associazioni protezionistiche estere». Gli animalisti ne chiedono la cancellazione. «Ci hanno preso in giro, promettendo l'approvazione di una circolare del precedente ministro che vietava questi traffici. Ma poi la Bindi ha varato un testo completamente diverso. L'articolo 5 del nuovo decreto, infatti, non soltanto non regolamenta il traffico di animali verso altri Paesi ma addirittura lo autorizza» dice l'europarlamentare Carlo Ripa di Meana che chiede un regolamento comunitario per bloccare questo traffico. «Sono anni che ci battiamo contro questo odioso traffico», dice il presidente della Lega nazionale per la difesa del cane, Rodolfo Fucile. E Antonio Iacoe, presidente dell'Ente nazionale per la protezione degù' animali, sottolinea: «In Germania norme severe tutelano i loro cani, così importano clandestinamente i nostri randagi che vengono utilizzati per la vivisezione e per qualche ristorante esotico». [AdnKronos]

Persone citate: Antonio Iacoe, Bindi, Carlo Ripa, Rodolfo Fucile