Due poliziotte uccise a Còrdoba firma italiana
Due poliziotte uccise a Cordoba, firma italiana Catturati i quattro banditi. Le agenti si erano lanciate all'inseguimento, falciate a raffiche di mitra Due poliziotte uccise a Cordoba, firma italiana Dai rapinatori di una banca: ma i documenti potrebbero esserefalsi UN MATTINO MADRID. Sanguinosa rapina, ieri mattina, nella città spagnola di Cordoba. Due donne poliziotto sono state falciate da una raffica di mitra sparata da uno dei quattro banditi che avevano da poco svaligiato una banca nel centro della città. Due rapinatori e tre agenti sono stati feriti, tre dei malviventi sono stati arrestati subito dopo. Avevano addosso documenti italiani, forse falsi, forse rubati, forse autentici. Il quarto bandito è stato catturato in serata dopo una caccia all'uomo durata per l'intera giornata. E' quest'ultimo, probabilmente, secondo gli inquirenti, l'uomo che ha ucciso le due donne poliziotto che inseguivano l'auto dei rapinatori. Sceso dalla vettura con la quale stava tentando la fuga insieme con i complici, avrebbe scaricato il mitra contro la macchina delle forze dell'ordine. Le vittime, Maria Angeles Garcia, 40 anni, vedova con due figli, e Maria Soledad Munoz Navarro, 36 anni, sono state crivellate di proiettili. Erano decisi a tutto, uomini dal grilletto facile: lo si è visto sin dall'inizio dell'azione. Erano le 8,30. Prima vittima della brutalità dei banditi è stata la guardia giurata Manuel Castano, 34 anni: lo hanno preso in ostaggio per farsi aprire la porta della banca, che era ancora chiusa. Castano ha opposto resistenza, i rapinatori gli hanno sparato a bruciapelo tre colpi nell'addome. La guardia è in gravi condizioni. I quattro sono entrati in banca a volto scoperto, indossavano giubbotti antiproiettile. All'interno della banca, tenendo sotto la minaccia delle armi tutti i dipendenti, hanno arraffato tutto il denaro che hanno trovato, poi hanno tentato la fuga in auto. L'allarme, però, era stato già dato. Le due poliziotte non hanno esitato a inseguirli a sirene spiegate. E' stato allora che uno dei rapinatori, per facilitare la fuga dei complici con il bottino, ha deciso di scendere per aspettare le due poliziotte al varco. Mentre gli altri tre, braccati, proseguivano a piedi (sono stati catturati poco dopo), il quarto si è impossessato di un taxi e ha raggiunto la Plaza de Toros, dove aveva abbando¬ nato la sua auto, a bordo della quale è riuscito a uscire dalla città, nonostante i posti di blocco subito istituiti. Ma un guasto al motore lo ha costretto a fermarsi in un paesino a 43 chilometri da Cordoba. Qui è entrato in un bar e ha chiesto al cameriere informazioni sui mezzi di trasporto. Il barista, insospettito (l'uomo non staccava la mano dal borsello, dove aveva una pistola) ha avvertito la polizia, che lo ha arrestato poco dopo. Nell'auto in panne è stata trovata una mitraghetta, probabilmente quella che ha falciato le poliziotte. «Una banda di professionisti italiani», ha subito detto la polizia della città, che in serata si è mostrata più cauta, avanzando l'ipotesi che i documenti d'identità italiano potessero essere falsi o rubati. I nomi non sono stati ancora resi noti. [Ansai W>L1CIA LOCAI. L'auto sulla quale sono state uccise le due donne poliziotto dopo la rapina a Cordoba
Persone citate: Cordoba, Maria Angeles Garcia, Maria Soledad Munoz Navarro, Toros
Luoghi citati: Madrid
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