TERRORE E MISERIA di Igor Man

TERRORE E MISERIA TERRORE E MISERIA LA presa, a Lima, dell'ambasciata nipponica è da manuale. Sono stati i (quasi) dimenticati ti/pacamaivs, gli ostinati rivali dell'oramai anemico Sendero Luminoso, a beffare la implacabile polizia segreta peruviana, mobilitata a protezione di un obiettivo simbolico: l'ambasciata del Giappone, appunto. Simbolico perché il presidente attuale del Perù è quel Fujimori-san di conclamata origine nipponica ed è a lui che si deve il «balzo in avanti» della borghesia compradora del Perù. Il «piccolo giapponese», quando vinse le elezioni, battendo un personaggio invero aristocratico, lo scrittore Vargas Llosa, non risultò proprio gradito a quelli di San Isidro, vale a dire ai signori. I peruviani sono di razza antica, signori da sempre (o tali si considerano, il che non fa poi troppa differenza), sicché quel giallognolo peruviano meticcio non gli andava a genio. Tuttavia il «piccolo giapponese» attaccandosi alla mammella nipponica riuscì a muovere il mercato finanziario interno, e ciò gli valse se non la simpatia (o il rispetto) senz'altro il sostegno dei borghesi di casta. Fu anche fortunato, il presidente Fujimori, perché un bel giorno gli cadde letteralmente nelle braccia il terribile capo di Sendero Luminoso, l'imprendibile professore di filosofìa dell'università di Ayacucho, il «kantiano» Manuel Ruben Abimael Guzman Reynoso, il Igor Man CONTINUA A PAG. 2 PRIMA COLONNA

Persone citate: Fujimori, Manuel Ruben Abimael Guzman, Miseria, Vargas Llosa

Luoghi citati: Giappone, Lima, Perù