WOODY ALLEN Venezia I love you di Lietta Tornabuoni

Scherzi dolceamari di amore e nostalgia Scherzi dolceamari di amore e nostalgia FILM incantevole sugli scherzi dolceamari dell'amore, parodia e insieme nostalgia delle commedie sentimentali e dei musical americani Anni Trenta, mappa ironica e toccante della nevrosi contemporanea, «Tutti dicono I love you», ventiseiesimo film di Woody Alien, si conclude cor. una gran festa Groucho Marx, in cui tutte e tutti (salvo qualche isolato Harpo Marx) hanno i mustacchi neri, le folte sopracciglia oscure e il sigaro esagerato di Groucho, compreso Alien per la prima volta baffuto. Dalla prùnavera colorata all'inverno bianco, nelle città più amate dall'autore, New York, Parigi, Venezia, tutte e tutti cantano e ballano le canzoni americane classiche, le più belle, amorose e sognanti, quelle che con quattro battute o un verso sanno evocare mondi d'emozione, d'allegria, di rimpianto o di speranza. Canta la vasta, composita e caotica famiglia ricca che fornisce intergenerazionalmente ogni variante sentimentale: canta la giovane coppia alla vigilia del matrimonio, canta il medico osservando le radiografie, canta Woody Alien accanto alla finestra aperta del suo albergo sul Canal Grande, canta Julia Roberts che s'innamora e poi si disamora di lui, canta anche il nonno morto emergendo dalla bara come un vivace fantasma trasparente, e ai coretti o balletti d'accompagnamento provvedono casalmghe per strada, gioiellieri in negozio, malati, partorienti e infermieri all'ospedale, defunti ben vestiti, francesi un po' ridicoli. Danzano pure i manichmi nella vetrina newyorkese di Saint Laurent: ma, se i balletti sono impeccabili, nella prima Julia Roberts Saintsono commedia musicale di Woody Alien nessuno canta da professionista, tutti cantano invece da persone qualunque, più o meno intonate, che scelgono le canzoni per esprimersi. Una ragazza detta DJ, figlia di Woody Alien ma abitante con la propria madre Goldie Hawn e col marito di lei Alan Alda, è la narratrice (anche coprotagonista e deus ex machina) che conduce gli spettatori attraverso le avventure dell'amore e del divertimento. I genitori della famiglia protagonista sono democratici, di sinistra, soprattutto Goldie Hawn è impegnata in molte buone cause sociali, ma rimane sgomenta quando il criminale Tim Roth, del quale invoca la riabilitazione, invitato a cena le seduce la figlia e per un po' la figlia ci sta; la disperazione di casa è un figlio ragazzo mesphcabilmente reazionario che ... strepita a fa¬ vore d'una morale repressiva, d'un governo forte e di punizioni radicali antidelinquenza, finché non supera la crisi di crescita dell'adolescenza e non diventa anche lui progressista come tutti. Danzando con brio malinconico sulle rive della Senna, Woody Alien e Goldie Hawn rivisitano il loro vecchio matrimonio, lei s'innalza nell'aria, lui si sente Fred Astaire: è appena un attimo, il passato non torna eppure è dolce ripensarlo. «Tutti dicono I love you» non sarà il film più importante di Woody Alien, piacerà magari soprattutto agli spettatori meno giovani, ma è strepitosamente ben fatto e bene interpretato da un grande cast, divertente elegante e perfetto come mia piccola vacanza riuscita. Lietta Tornabuoni A ^WOODY |F—■■■^ Sh dl

Luoghi citati: New York, Parigi, Venezia