Metalmeccanici da Prodi
Da ieri si tratta non-stop. Treu vuole chiudere in settimana Da ieri si tratta non-stop. Treu vuole chiudere in settimana Metalmeccanici da Prodi V? contratto alla stretta finale ROMA. S'accelera la trattativa sulla vertenza dei metalmeccanici. Ufficialmente le posizioni restano distanti, il muro contro muro che da sei mesi inceppa il negoziato non sembra spostato d'un pollice. Ma sotto la superficie qualcosa comincia a muoversi se il ministro del Lavoro Treu, dopo aver ricevuto separatamente ieri pomeriggio le delegazioni dei sindacati e della Federmeccanica, ha deciso di riconvocare in serata Fiom, Firn e Uilm con gli imprenditori per affinare le posizioni. E prima di rivedere le parti in conflitto, Treu è andato a Palazzo Chigi, dove si è incontrato con Prodi e con il suo collega all'Industria, Bersani. Ma non erano soli, perchè all'incontro era presente lo stato maggiore di Confindustria, dal presidente Fossa, protagonista nei giorni scorsi di una dura polemica con Prodi, al suo «vice» Callieri e al direttore generale Cipolletta. Motivo dell'incontro imprevisto? La decisione finale sulle cifre del «pacchetto» governativo su decontribuzione degli aumenti aziendali, fiscalizzazione, incentivi alle imprese. Insomma di quell'insieme di misure di politica industriale che Treu metterà ora sul tavolo del negoziato per smussare le residue resistenze. L'impressione generale è, perciò, che si vada verso la stretta finale, che sia cominciata la lunga volata destinata a sfociare entro il fine-settimana, come premono i sindacati, in un accordo prima della chiusura delle fabbriche per la pausa natalizia. Oppure, ipotesi che nessun vuol prendere seriamente in conto, in un clamoroso fallimento che coinvolgerebbe anche il governo. Così, al secondo piano del ministero del Lavoro si assiste al solito balletto. La delegazione ristretta MEDIASET
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