Fisco scoppia la guerra del « 117»

Piovono telefonate alla Guardia di Finanza. Taradash segnala anche Scalfaro e Prodi Piovono telefonate alla Guardia di Finanza. Taradash segnala anche Scalfaro e Prodi fisco, scoppia la guerra del « 117» Commercianti e artigiani contro le soffiate ROMA. Critiche a valanga. Marco Taradash (Forza Italia) che telefona al 117 per invitare la Finanza a indagare su tre sospetti evasori: «Scalfaro Oscar Luigi, piazzale Quirinale, Roma; Prodi Romano, palazzo Chigi, Roma; Visco Vincenzo. Ma del ministro delle Finanze - precisa il parlamentare - non mi hanno chiesto 1'mdirizzo». Insieme con Taradash e Forza Italia, accanto alla Lega, la prima linea della protesta conta sul fronte compatto di commercianti e artigiani: «E' un tritatutto da cui nessuno potrà dirsi esente» accusa Marco Venturi segretario della Confesercenti. E prevede una caccia alle streghe con effetti perversi: quando gli autonomi si sentiranno perseguitati «la reazione potrebbe essere quella della controffensiva contro i doppiolavoristi, i lavoratori in cassa integrazione o i pensionati che svolgono un lavoro in nero». Preso in parola. A stretto giro di posta arriva l'invito (a tutti gli iscritti) di Giuseppe Bortolussi, segretario dei «duri» della Confartigianato di Mestre: «Telefonate al 117 e denunciate gli abusivi e i doppiolavoristi». Per Bortolussi non è soltanto una provocazione, uno stimolo alle vendette personali: «Vogliamo approfittare dell'occasione - spiega - per denunciare i casi più clamorosi di lavoro sommerso e di lavoratori dipendenti con un secondo lavoro in nero che significano decine di migliaia di miliardi di evasione fiscale». Previsioni catastrofiche arrivano dalla Confartigianato nazionale. Ivano Spalanzani, il presidente, non ha mezzi termini: la definisce un'operazione «ad alto tas- \ so di demagogia e dai modesti risultati», un modo per ottenere facile consenso «e per continuare a sottovalutare la necessità di costruire, in tempi brevi, una riforma complessiva del fisco all'insegna della semplificazione e dell'equità». Il fronte è compatto, anche gli ambulanti sono schierati. Il presidente della Fiva-Confcommercio Giacomo Errico scrive a Scalfaro, a Prodi, ai ministri degli Interni e delle Finanze per denunciare che nel settore «operano indisturbati centri di produzione, distribuzione e vendita al dettaglio che finiscono per produrre un giro d'affari di 50 mila miliardi».(b. g.] e vi

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