Il risparmio contagia Babbo Natale

Sondaggio rivela: stop al superfluo sotto l'albero. Il sociologo: fenomeno passeggero Sondaggio rivela: stop al superfluo sotto l'albero. Il sociologo: fenomeno passeggero Il risparmio contagia Babbo Natale Un italiano su 5 non fa regali ROMA. Un italiano su cinque si sente povero e quest'anno non farà alcun regalo per Natale. E' quanto emerge da un sondaggio sulla «percezione di povertà» curato dalla società Asm (Analisi e strategie mercato) per il Movimento di difesa del cittadino, su un campione di mille persone. Il venti per cento degli intervistati - precisa un comunicato del movimento - ha detto «senza mezzi termini» di sentirsi povero, il 43 per cento ritiene di avere «molte probabilità» di diventarlo e il 34 per cento pensa «prudentemente» di ridurre i consumi. Il 21 % sostiene che non farà regali a Natale, il 55% si limiterà a quelli «utili», l'8% acquisterà soltanto generi alimentari: soltanto il 16% (soprattutto i ragazzi di 15-17 anni) non modificherà le proprie abitudini rispetto agli anni passati. A non fare regali saranno le persone di età compresa tra i 45 e i 69 anni. Il 26% di chi si sente già povero, secondo il sondaggio, vive al Sud, il 14% nel Nord Est. Il titolo di studio inferiore aumenta la percezione di povertà. Una famiglia di tre persone si sente «veramente povera» quando guadagna in media meno di 1.872.000 lire: al Sud il valore scende a 1.560.000 lire, al Nord Est sale a 2.241.000 lire. Al Sud però il 41% è disponibile a dare aiuto economico a persone in difficoltà: la media nazionale è del 39% e scende al 35,2% nel «ricco» Nord Est; il 22% pensa di «non poter dare» questo aiuto, il 13,6% delega il compito allo Stato, 1' 11 % «non pensa proprio di farlo». «Ci sono due Italie - commenta il sociologo Giampaolo Fabris.-: quella che ci dipinge l'Istat, con i consumi in ripresa, e quella che documentano tutti gli altri, impoverita, preoccupata, sempre più divisa tra Nord e Sud. Io credo a quest'ultima. E forse quel dato sulla povertà è addirittura sbagliato per difetto». Fabris elenca i grandi pro¬ blemi: meno soldi, innanzitutto, ma anche il timore di averne sempre di meno; e poi l'instabilità politica, che diventa instabilità economica perché tiene lontani i capitali stranieri, e il progressivo impoverimento del Mezzogiorno. Il futuro? «Male nei primi sei mesi del '97, meglio a partire dall'autunno e per tutto il '98. Sono ottimista perché oggi, al contrario degli Anni Settanta, non c'è un atteggiamento antiindustriale o di condanna morale dei consumi. Il problema è il portafoglio che si assottiglia assieme al timore del futuro: nei sondaggi che curo non ho mai notato un clima di sfiducia come negli ultimi tempi». Il governo, secondo il sociologo, ha una colpa: «Non sa comunicare. E' vero che un governo di sinistra può far digerire una politica di destra come quella attuale, ma bisogna EMERGENZA NELLO SCALO MILANO UCA in pista». L'incredibile comunicazione della torre di controllo dell'aeroporto di Linate è arrivata al pilota del volo 6257 Cagliari-Milano della compagnia Meridiana prima dell'atterraggio previsto per le 19,40 di ieri. Lo stesso messaggio è stato trasmesso poco dopo all'esterrefatto equipaggio del volo Alitalia Az 243 Londra-Milano, arrivo previsto 19,20: Linate era chiuso dalle 18,48 dopo che un pilota aveva segnalato problemi al manto della pista di atterraggio. A quell'ora la situazione nello scalo milanese era surreale far capire che i sacrifici fatti oggi si tramuteranno in benefici domani. Un generico "entriamo in Europa" non vuol dire nulla». Di effetto psicologico e paura del futuro parla anche Alberto Contri, presidente dell'Assap (l'associazione dei pubblicitari) e vicepresidente della Me Cann Erickson. «L'Eurotassa ha spaventato i consumatori. Chi aveva 200 mila lire da investire in regali e si trova a fare i conti con una nuova spesa dove taglia, se non sul Natale?». Contri respinge l'accusa ai pubblicitari di non essere più capaci di far vendere. «Gli spot - sostiene - sono un modo ironico per informare sulle qualità di un prodotto. Non diamo loro un'importanza che non hanno: se la gente va sul concreto e boccia il superfluo, i motivi sono ben altri». [s. man.] UN NATALE AL RISPARMIO LA PAURA DELIA POVERTA' * Nonfareqali 21% * Solo reqali utili 55% * Solo cjeneri alimentari 8% * Non modified le proprie abitudini 16% * Si sente povero 20% * Teme di diventarlo 43% * Riduce i consumi per prudenza 34% Fonte: Asm-Anolisi e strategic mercato IL BORSINO DEI REGALI CHI SALE CHI SCENDE INTERNET COMPUTER ALTRI PRODOTTI AD ALTA TECNOLOGIA TELEFONIA LIBRI ABBIGLIAMENTO SCARPE ALIMENTARI GIOIELLI PELLETTERIE Fonie: Me Cann Erickson Milano, un'ora di blocco. Molti aerei dirottati a Malpensa e Bergamo

Persone citate: Alberto Contri, Cann, Contri, Erickson, Fabris, Giampaolo Fabris

Luoghi citati: Bergamo, Cagliari, Delia, Europa, Londra, Milano, Roma