Il Papa riconciliazione attraverso l'amnistia

«Ma il perdono non è indiscriminato: bisogna rispettare sempre la verità» «Ma il perdono non è indiscriminato: bisogna rispettare sempre la verità» Il Papa: riconciliazione attraverso l'amnistia CITTA' DEL VATICANO. L'amnistia? Una via praticabile per arrivare alla riconciliazione, parola di Papa. Giovanni Paolo II espone il suo messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 1997, e pronuncia un elogio della parola cosi vituperata di recente nella vita politica italiana. L'obiettivo è sanare, giungere alla riconciliazione; e «non è raro, poi, il caso di Paesi i cui governanti, in vista del fondamentale bene della pacificazione, hanno concordemente deciso di concedere un'amnistia a quanti hanno pubblicamente riconosciuto i misfatti commessi durante un periodo di turbolenze». E conclude: «L'iniziativa può essere giudicata con favore quale sforzo teso a promuovere l'avvio di buone relazioni tra gruppi un tempo contrapposti». Ma il perdono, suggerito da Giovanni Paolo II come tema e soluzione per l'anno prossimo in ogni genere di conflitti, non è indiscriminato, ha le sue esigenze. «La prima di esse è il rispetto della verità», scrive Papa Wojtyla. «Là dove si seminano menzogna e falsità, fioriscono sospetto e divisione. Anche la corruzione e la manipolazione politica o ideologica sono essenzialmente contrarie alla verità: esse aggrediscono le fondamenta stesse della convivenza civile» e minano la possibilità di relazioni sociali pacifiche. «Il perdono lungi dall'escludere la ricerca della verità, la esige», ammonisce Giovanni Paolo II: amnistia sì, ma non un colpo di spugna indiscriminato: «il male compiuto deve essere riconosciuto, e, per quanto possibile, riparato». La seconda esigenza, dopo la verità, è quella della «giustizia»: «11 perdono infatti non elimina né diminuisce l'esi- L ^^SSEi^^^J^T^^^^E BBMBBBB8BBBB

Persone citate: Giovanni Paolo Ii, Papa Wojtyla

Luoghi citati: Citta' Del Vaticano