Tanti killer in agguato per soffocare la pace

Tanti killer in agguato per soffocare la pace Tanti killer in agguato per soffocare la pace voci A MOSCA «Tatiana presto consigliere presidenziale» MOSCA. Tatiana Diacenko, figlia di Boris Eltsin, potrebbe essere nominata consigliere presidenziale già prima della fine dell'anno. Questo almeno è quanto ha sostenuto il quotidiano «Sevodnia». La notizia è stata immediatamente smentita dal portavoce del Cremlino Serghei Yastrzhembski. Secondo il giornale moscovita, con la designazione «il lavoro che Tatiana Diacenko svolge da mesi acquisirà status giuridico», ma questo non aggiungerà molto all'influenza che la figlia del presidente già esercita. Negli ultimi mesi, soprattutto dopo che ha partecipato attivamente alla campagna elettorale, si sono moltiplicate le voci e le congetture sul ruolo politico di Tatiana e sulla sua relazione, secondo alcuni sentimentale, con il capo di gabinetto Anatoly Ciubais. Tatiana Diacenko, 38 anni, è laureata in matematica applicata e cibernetica. [Agi-Ap] Il «governo di coalizione» è in realtà quello dei vincitori, che Eltsin chiamava banditi prima che vincessero. Il quale governo ha firmato uno strano patto con i russi, in base al quale Mosca dovrebbe pagare la ricostruzione del Paese, sperando che resti membro della federazione, mentre Groznij pensa che quei denari - sempre che arrivino - siano riparazioni di guerra e si prepara a fare contratti con ucraini e polacchi per aggirare il territorio russo e portare il petrolio del Caspio ai compratori occidentali. Si tratta di miliardi di dollari. L'oleodotto dovrebbe passare, pare, attraverso la Georgia e poi la Turchia, per approdare direttamente nel Mediterraneo, evitando lo stretto dei Dardanelli. Una prima tappa consisterebbe nel portare il petrolio fino al porto di Poti, nel Mar Nero. In entrambi i casi la Georgia sarebbe un passaggio cruciale. Ecco perché le relazioni tra russi e georgiani stanno diventando molto difficili in queste settimane, mentre a Mosca cresce il numero dei simpatizzanti di Ardzinba, il presidente dell'Abkhazia ribelle contro Tbilisi. Il groviglio ceceno si estende. E Mosca sembra avere poche frecce nella sua faretra. Dopo l'umiliazione in guerra Eltsin rischia di subire uno schiaffo non meno bruciante dal futuro presidente ceceno eletto da tutto il popolo sulla base di voti roventi di ri¬ vincita antirussa. Mosca può solo sperare che vinca il più moderato dei candidati, quel Maskhadov che comandò le truppe ribelli e poi trattò la vittoria con Lebed. Maskhadov non farà comunque concessioni al Cremlino, anche se il Cremlino può sperare che eviti di assumere atteggiamenti provocatori. Tutti gli altri possibili vincitori sono, per la Russia, peggio di Maskhadov. Figurarsi se dovesse vincere l'altro «eroe», quello di Budionnovsk, Shamil Bassaev. In questo scenario complessivo il massacro delle infermiere della Croce Rossa Intemazionale trova una approssimativa spiegazione. A Mosca l'emozione nei circoli politici è stata ieri comunque molto contenuta. Esecrazione l'ha espressa Cernomyrdin e anche u portavoce di Eltsin, Jastrzhembskij. Entrambi hanno colto la «provocazione» e hanno espresso la speranza che la pace non sia messa in pericolo. Ma sarà che sono abituati a registrare atti di efferatezza, sarà che hanno voluto evitare di eccitare inquietudini, comunque il profilo è rimasto basso. La tv ufficiale e quella privata hanno fatto altrettanto. La notizia del massacro di Novij Ataghi è stata messa in qualche telegiornale addirittura al secondo posto, dopo quella della catastrofe aerea in cui è morto il comandante del distretto di Leningrado. Giuliette Chiesa L'ospedale della Croce Rossa a Novij Ataghi teatro della strage e il camion che porta via i cadaveri delle vittime L'ex leader della guerriglia cecena Dudaev Ufficialmente è morto in un attentato dei russi, ma il corpo non è mai stato ritrovato SOMALIA, DICEMBRE 1991 Muore Wim Van Bokseler, belga, tentando di uscire da un aereo abbattuto. Il somalo Mohammed Ali Barre, anche lui della Croce Rossa, viene fucilato mentre cerca di salvare Van Bokseler. Nel gennaio successivo il funzionario della Croce Rossa Hassan Mohamed Ali viene ucciso da un cecchino presso Chisimaio alla guida di una vettura con i simboli della Croce Rossa. BOSNIA, MAGGIO 1992 Il '92 è l'anno nero della Croce Rossa. Ad aprile l'islandese Jan Karlsson è ucciso dai mujaheddin in Afghanistan. A maggio la Croce Rossa Internazionale decide di sgomberare tutti i suoi collaboratori dalla BosniaErzegovina, dopo l'uccisione di uno de' suoi membri in un'imboscata. RIVENDITORE AUTORIZZATO